Imprese lavoro e turismo

Dal governo alle Regioni altri 90 mln per reddito cittadinanza; Si e Prodi: E le politiche attive?

Il sottosegretario alla presidenza Manghi riferisce a Taruffi e Torri (Si) e alla consigliera del Misto di un incontro ieri a Roma tra Di Maio e Regioni: “Intervento straordinario del governo è transitorio, le competenze sono nostre”

L’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal) stanzierà 90 milioni di euro per l’assunzione temporanea di non più di 3000 “navigator”, mentre 90 milioni di euro andranno direttamente alle Regioni per sostenere le politiche attive per l’avvio del reddito di cittadinanza. Lo ha riferito in Aula il sottosegretario Giammaria Manghi, in risposta al question time presentato da Igor Taruffi e Yuri Torri (Sinistra Italiana) con Silva Prodi (Misto), che avevano chiesto quale fosse a oggi lo stato dell’arte della trattativa tra Stato e Regioni in merito ai criteri di selezione e alla collocazione dei cosiddetti “navigator” e quanti di questi si stima saranno occupati nei Centri per l’impiego dell’Emilia-Romagna. “Quello del Dl su reddito di cittadinanza e pensioni è un tema molto discusso- ha sottolineato Taruffi- e noi chiediamo di essere aggiornati sul contenzioso tra governo e regioni, su chi dovrà assumere gli operatori e come saranno impiegati”.

Il sottosegretario Manghi ha riportato, dunque, quanto emerso durante l’incontro di ieri pomeriggio tra il ministro del Lavoro e le Regioni, che hanno delineato un’ipotesi di accordo per un’intesa forte che si fondi sul riconoscimento delle competenze proprie delle Regioni in materia di politiche attive per il lavoro. “Di Maio ha riconosciuto loro queste competenze – ha riferito Manghi- e ha chiarito che l’intervento straordinario del governo sarà transitorio per garantire azioni contestuali di sussidio e politica attiva”. Il ministro avrebbe spiegato, poi, come nel 2021 la somma impegnata da Anpal per le assunzioni temporanee passerà in modo strutturale alle Regioni per bandire posizioni stabili, che, laddove possibili, potranno partire già dal 2020. Le azioni delle Regioni dovranno essere inserite all’interno di un Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego che si fonderà su convenzioni specifiche con ogni Regione.

“Questo provvedimento va nella direzione giusta, quella del contrasto alla povertà, ma sembra di capire- replica Taruffi- che non ci sia chiarezza quanti saranno i ‘navigator’. Ne erano stati annunciati 6.000 e ora sembra che saranno solo 3.000”. Per il consigliere Si le esigenze elettorali starebbero inficiando il percorso, con un’accelerazione sul provvedimento in modo da avviare il sostegno economico immediato del reddito di cittadinanza, “trascurando invece le politiche attive per il lavoro”.

(Giulia Paltrinieri)

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