Sottoscrivere un Protocollo d’Intesa che disciplini l’attivazione di almeno 10 progetti per il Servizio civile agricolo regionale. A chiederlo alla Regione, con una risoluzione, sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti, prima firmataria, Ferdinando Pulitanò e Nicola Marcello.
“Il Servizio civile agricolo (Sca), istituito in via sperimentale con Decreto del ministero dell’Agricoltura n. 569/2024 e potenziato tramite il Bando 2025, costituisce una nuova misura nazionale rivolta a giovani di età compresa tra 18 e 28 anni, con una dotazione iniziale di 1.057 posti in progetti inerenti, ad esempio, all’agricoltura sostenibile e alla tutela degli ecosistemi rurali – spiegano i consiglieri -. Il Programma di sviluppo rurale 2023-2027 assegna oltre 150 milioni di euro alla priorità del ricambio generazionale, prevedendo interventi coerenti con il Pilastro europeo dei Diritti sociali”.
Secondo i consiglieri la Regione Emilia-Romagna ha il dovere istituzionale di trasformare le risorse disponibili in opportunità concrete per giovani, imprese agricole e comunità locali.
“Il Servizio civile regionale (Scr) 2025 mette a disposizione 244 posti distribuiti in 93 sedi – continuano – e tale infrastruttura organizzativa è pienamente compatibile con una integrazione funzionale e tematica con lo Sca”.
Inoltre, “il ministero dell’Agricoltura, attraverso indicazioni formali ai territori e nei chiarimenti attuativi del Bando 2025, invita le Regioni a cofinanziare, co-progettare o rafforzare progetti Sca. Ad oggi, però, – sottolineano i proponenti – l’Emilia-Romagna non ha attivato alcun progetto Sca regionale dedicato, nonostante la presenza di un solido sistema territoriale costituito da 21 Co.Pr.E.S.C. provinciali, strutture intermedie fondamentali per la messa a terra del servizio civile”.
I consiglieri spiegano che un investimento regionale coordinato consentirebbe di raggiungere, entro il 2026, 300-400 volontari agricoli, con benefici occupazionali, formativi e territoriali rilevanti, soprattutto nelle aree montane e interne. Pertanto, impegnano la Giunta “a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa con Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) e Dipartimento per il Servizio civile universale (SCU) che disciplini l’attivazione di almeno 10 progetti Sca regionali; ad accreditare, entro giugno 2026, almeno 50 nuove sedi Sca; a integrare stabilmente la formazione Sca nei percorsi del Servizio civile regionale; a istituire presso l’assessorato all’Agricoltura un ‘Osservatorio Regionale sul Servizio Civile Agricolo’; ad avviare una campagna organica di comunicazione ‘Giovani in Campo – SCA Emilia-Romagna’; a riferire annualmente all’Assemblea legislativa circa lo stato di avanzamento dello Sca”.
(Giorgia Tisselli)



