“Serve chiarezza sul futuro dello stabilimento VM di Cento (azienda, appartenente a Stellantis, specializzata in progettazione, sviluppo e costruzione di motori diesel)”.
È Fabio Bergamini (Lega), con un’interrogazione rivolta al governo regionale, a richiedere, nello specifico, “in che modo, in previsione di una progressiva riduzione nella produzione dei motori endotermici, si intenda governare la transizione, anche in un’ottica di reindustrializzazione del sito ferrarese in previsione del passaggio all’elettrico”.
Il consigliere vuole poi sapere dall’esecutivo regionale “quali urgenti misure siano allo studio per mantenere e tutelare l’occupazione nello stabilimento centese”, o “quali azioni si intenda attivare per riassorbire eventuali eccedenze di personale che si dovessero verificare all’interno del sito industriale”.
“A dispetto dei risultati di produzione del 2021, che hanno fatto registrare una crescita del 30 per cento rispetto al 2020, la VM ha visto chiudersi l’ultima annata produttiva con un risultato minimo in termini di forza lavoro: 780 dipendenti, rispetto ai 1.300 che erano presenti nel 2015. Questo per effetto di trasferimenti, mobilità e prepensionamenti, sui quali si è insistito nel corso degli anni, nell’ottica di una non ben chiarita ristrutturazione aziendale”, spiega Bergamini, che ha rimarcato, poi, come “risultino carenti gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi modelli”. Secondo le notizie apparse sulla stampa, continua il leghista, “gli obiettivi fissati da Stellantis prevedono, entro il 2030, un 70 per cento di produzione nell’elettrico per quel che riguarda il mercato europeo e un 40 per cento per il mercato negli Usa”. A parere dei sindacati, conclude il consigliere, “lo sviluppo delle versioni del motore V6, all’interno della VM, dovrebbero garantire la produzione fino al 2023, dopo questa data non è stato chiaro l’intendimento del gruppo in merito alla produzione nello stabilimento centese”.
(Cristian Casali)