Goro (nel ferrarese), un luogo di tradizioni tra cui quella della coltivazione di vongole, rischia di essere funestato proprio da rivendicazioni e tensioni sociali riguardanti il prelibato mitile. Come sottolinea, infatti, in commissione Politiche economiche (presieduta da Manuela Rontini) il consigliere di Rete Civica Marco Mastacchi a Goro sono presenti 46 cooperative con 1.600 soci, per un settore che fattura svariati milioni di euro. Dovrebbe essere la Regione a controllarne la disciplina in termini di cessioni e limiti dei terreni di coltura, che infatti sono fissati a 8mila metri quadrati per ogni addetto”. Tuttavia, lamenta, “le cooperative a volte cedono o sono sotto osservazione, col risultato che alcune hanno meno terreno a favore di altre: ciò crea confusione e conflitto tra i soci e nella popolazione”. Per questo il politico chiede alla Regione “se e quando intenda intervenire per risolvere la situazione”. È l’assessore con delega ad agricoltura, caccia e pesca Alessio Mammi a intervenire, rispondendo al consigliere: “Sono limiti massimi, non è detto che i soci non finiscano per averne una parte inferiore tramite cessioni o altri eventi. Laddove le cooperative eccedano, secondo la normativa vigente, entro e non oltre 60 giorni si deve provvedere alla riduzione dell’area, deve farlo la cooperativa stessa, altrimenti sarà la Regione a procedere. Siamo a conoscenza della situazione specifica, e ci stiamo attivando per effettuare controlli anche tramite privati”. “
17 Novembre 2020
Lavoro Ferrara. Colture delle vongole tra conflitti e malumori, Mastacchi (Rete Civica): “La Giunta si esprima sui limiti alle concessioni”
Le normative vigenti prevedono un massimo di 8mila metri quadri per ciascun operatore, ma l’accorparsi delle cooperative aggirerebbe questa norma innescando scaramucce e conflitti tra produttori e residenti, la Giunta: “Provvederemo con nuovi controlli”
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17 Novembre 2020