“Il 14 gennaio 2014 il Parlamento europeo ha approvato con 587 voti a favore, 65 voti contrari e 39 astensioni, una risoluzione sulla protezione sociale di tutti, compresi i lavoratori autonomi”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se la Regione condivide il contenuto della risoluzione e, in caso di risposta affermativa, se intende richiedere al Governo di adottare gli idonei provvedimenti legislativi auspicati nel documento.
Nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo si evidenzia come “il lavoro autonomo deve assolutamente essere riconosciuto come forma di lavoro in grado di favorire la creazione di posti di lavoro e la riduzione della disoccupazione, e che la sua espansione dovrebbe essere accompagnata da adeguate misure di protezione sociale dei lavoratori autonomi, secondo quanto previsto dalla legislazione nazionale degli Stati membri”. Nella stessa, si invita la Commissione Ue “a promuovere gli scambi tra gli Stati membri al fine di fornire un orientamento sulle diverse forme di lavoro atipico e di lavoro autonomo, onde aiutare gli Stati membri ad applicare correttamente le norme del diritto del lavoro e le misure di protezione sociale ai lavoratori che rientrano in queste categorie”; si esorta gli Stati membri “a garantire che il lavoro autonomo non diventi un mezzo per impedire ai lavoratori di beneficiare della sicurezza sociale e del lavoro o uno strumento che consenta ai datori di lavoro di eludere le norme del diritto del lavoro e di protezione sociale” e si chiede, inoltre, “di impedire l’accorpamento dei lavoratori autonomi ai lavoratori dipendenti onde preservare i vantaggi del lavoro autonomo e dell’attività economica di questa natura e contribuire allo sviluppo dello spirito d’impresa e della qualità dei servizi”.
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