Governo locale e legalità

Lavoro. Gibertoni (M5s) propone sistema di verifica volontario del datore di lavoro per arginare coop spurie

Nel 2018 in Italia irregolare circa il 60% delle cooperative ispezionate (3.311 quelle controllate in totale)

Giulia Gibertoni

Contrastare le coop spurie e tutelare quelle sane e rispettose della legalità “all’utilizzo dell’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro” come strumento per allontanare le controparti illecite. A chiederlo in un’interrogazione è Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle che spiega come le coop spurie siano “quelle realtà pseudo-imprenditoriali che, invece di perseguire scopi mutualistici, agiscono in spregio dei diritti dei lavoratori e delle regole della sana concorrenza al solo fine di massimizzare il profitto”.

Il fenomeno è in crescita rispetto al 2017 e nel 2018, riporta nel suo atto la consigliera. E’ emersa a livello nazionale l’irregolarità di circa il 60% delle cooperative ispezionate (3.311 totali quelle controllate) e di 28.403 lavoratori, dei quali più di mille in nero. Oltre 61.000 euro i contributi e i premi evasi e quasi 11.000 i lavoratori coinvolti in forme di esternalizzazione fittizia dell’inquadramento contrattuale (somministrazione ecc., ndr), di cui 2.442 in Emilia-Romagna.

“Il rapporto evidenzia la ricerca, attraverso strumenti irregolari, di un contenimento del costo del lavoro che si esprime patologicamente su due fronti: appalti illeciti e contratti pirata”, rimarca Gibertoni. Per questo l’esponente pentastellata propone l’impiego dell’asservazione di conformità dei rapporti di lavoro: un sistema di verifica volontario mediante il quale il datore di lavoro richiede liberamente di “essere certificato”, promuovendo una cultura della legalità e la regolarità delle imprese nella gestione del personale. “Attraverso questo sistema- sottolinea la consigliera- si potrebbe porre un argine alle cooperative spurie, che tradiscono il senso della loro identità, mediante la pratica della concorrenza sleale attuata non rispettando le norme e i contratti e mettendo a rischio le coop sane e i diritti dei lavoratori”.

(Nicoletta Pettinari)

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