Il 46,3% delle persone che hanno partecipato al programma Gol (piano di occupazione giovani) dopo sei mesi dalla fine dei corsi ha trovato lavoro. Nel 72,3% dei casi il nuovo lavoro è a tempo determinato (media dei contratti: sei mesi, il doppio rispetto di quanto avveniva fino a poco tempo fa), per il 10,8% e di tipo intermittente e per il 7,8% è un lavoro domenica, per il 6% è lavoro a tempo indeterminato, per l’1,9% si tratta di apprendistato.
Il dato è emerso nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti che ha fatto il punto sul programma Gol.
Nel corso del 2023 lo stato aveva previsto che la Regione Emilia-Romagna dovesse far accedere 58.000 persone Gol e l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto, visto che al 30 ottobre 2023 persone prese in carico per accesso a Gol sono state circa 69.000 ovvero quasi 12.000 persone in più di quelle che lo Stato aveva posto come target.
Il ritratto di queste persone è il seguente: il 60% sono donne, il 12% under 25 anni, il 9% tra i 25 e i 29 anni. Il 79% sono italiani, oltre l’80% percepisce forme di sostegno al reddito, il 20% è senza lavoro.
“Il programma Gol è una sfida e i dati indicano risultati importanti: bisogna rafforzare la rete di collaborazione sul territorio”, spiega Francesca Maletti (Pd), mentre Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) sottolinea come “la Regione Emilia-Romagna ha superato i target che il governo le aveva assegnato, questo è uno dei programmi previsti dal Pnrr ed è un modo per garantire un lavoro a chi ne ha bisogno anche a fronte di problemi”.
“Serve uno sforzo ulteriore per far conoscere meglio il programma Gol che è molto importante”, spiega la presidente Marchetti.
Soddisfatto per la gestione di Gol anche l’assessore allo Sviluppo Vincenzo Colla per il quale “stiamo dando operatività a Gol, ho chiesto molto impegno sul tema perché quello del lavoro è un tema importante, su questo il Pnrr ha previsto fino al livello nazionale 5 miliardi e questo non era mai successo. La forza di Gol è che permette di inserire nel mercato del lavoro i lavoratori fragili e un lavoratore fragile che entra nel mondo del lavoro vale tre volte un altro lavoratore perché -spiega l’assessore- un lavoratore fragile se non lavora scivola nell’assistenza”. Colla si è impegnato a potenziare la presentazione del programma Gol sul territorio.
(Luca Molinari)