“Attivarsi con il Governo, e in particolare con i Ministri della Giustizia e della Pubblica Amministrazione, affinché vengano assunti gli idonei provvedimenti per la stabilizzazione di tutto il personale della Giustizia assunto a tempo determinato nell’ambito del PNRR, necessario per garantire il corretto funzionamento dei processi anche per ciò che concerne Tribunali e Corti d’Appello anche emiliano-romagnoli”.
A sollecitare l’intervento della Giunta regionale è la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Simona Larghetti, la quale con il proprio atto ispettivo chiede tutele “per i circa 12 mila lavoratori assunti a tempo determinato al Ministero della Giustizia in servizio presso le Corti di Appello e nei tribunali italiani”.
“Si tratta -specifica ancora Larghetti- di tecnici, amministrativi, esperti afferenti al cosiddetto ‘Ufficio per il Processo’, il cui apporto è ritenuto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR concordati con l’Unione Europea , in particolare l’abbattimento dell’arretrato, il rafforzamento e l’ammodernamento del sistema giudiziario, nonché per la funzionalità stessa degli Uffici Giudiziari da anni in gravissima carenza di personale amministrativo, in particolar modo nelle sedi del Nord Italia”.
Ricordando come secondo i dati del maggio scorso sono 11.463 le unità di questo tipo di personale in servizio, ripartiti tra Ufficio di Processo e personale amministrativo e tecnico, la consigliera sottolinea come “siano in corso ulteriori scorrimenti di graduatorie e quindi la platea dei precari è in aumento”.
A fronte delle dichiarazioni del Governo “che per ora ha manifestato l’intenzione di assumere solo 6 mila di questa tipologia di lavoratori”, la capogruppo rimarca quindi come “ad oggi la stabilizzazione sia comunque del tutto incerta non solo nei numeri ma anche nelle modalità di selezione, negli uffici di destinazione e nelle tempistiche”.
Facendo seguito anche alle recenti giornate di protesta per chiedere la stabilizzazione del personale, Simona Larghetti origina il proprio atto ispettivo e sottolinea come nei tribunali dell’Emilia-Romagna il personale precario sia intorno al 50% degli organici.
“Al 31 dicembre 2024 -conclude Larghetti- nella nostra Regione risultano impiegati 528 lavoratori a termine assunti nell’ambito PNRR, per tutti il contratto scadrà alla fine del prossimo mese di giugno e ad oggi non si sa quanti potranno continuare a lavorare dal 1° luglio 2026, con sicure ricadute in termini occupazionali e di funzionalità degli uffici giudiziari”.
(Luca Boccaletti)



