La Regione è al corrente delle cause legali intentate ai danni della società aggiudicataria di molti servizi di vigilanza della Regione a causa di un non corretto computo degli emolumenti in busta paga? E come giudica la Giunta la recente sentenza del Tribunale di Mantova che ha condannato la società al pagamento delle somme dovute ai propri lavoratori ma non corrisposte?
Questi i quesiti principali che il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei rivolge alla Giunta regionale con un’apposita interrogazione sul settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari.
Nello specifico, il consigliere si richiama all’istituto dell’acconto sui futuri aumenti contrattuali (AFAC) previsto dal contratto nazionale del settore siglato nel 2013 e ora scaduto e informa di come “la società aggiudicataria di diverse gare di appalto indette dalla Regione Emilia-Romagna per il servizio di vigilanza, conteggerebbe la voce AFAC nella parte bassa della busta paga, invece che nella parte alta dove si forma la paga base, non ottemperando a quanto previsto dall’art.109 del CCNL e penalizzando pertanto i lavoratori nel calcolo della retribuzione a loro spettante”.
A conferma di quanto affermato, Lisei cita poi la recente sentenza del Tribunale di Mantova “che ha condannato la società al pagamento delle somme dovute ma non corrisposte”.
Stante la situazione, Lisei chiede poi all’esecutivo regionale se “non ritenga necessario intervenire, per quanto di propria competenza, affinché venga garantito ai lavoratori il dovuto trattamento retributivo, così come previsto per i dipendenti di istituti e imprese di vigilanza dall’art.109 del CCNL”.
(Luca Boccaletti)