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M5s: “La Giunta solleciti il governo a introdurre il salario minimo”

La risoluzione lo definisce uno strumento per contrastare la povertà e lo sfruttamento innalzando i livelli retributivi. Per i pentastellati c’è il caso della Germania dove l’introduzione non ha provocato una perdita di posti di lavoro, ma ha ridotto la disoccupazione

La Regione solleciti il governo a introdurre il salario minimo. E’ l’impegno chiesto alla Giunta dal Movimento 5 stelle in una risoluzione in cui definisce il salario minimo “come strumento centrale nel contrasto della povertà, nella difesa della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, nella tutela della legalità”. Il fine è quello di giungere “in tempi rapidi all’adozione di una legge che metta fine a inaccettabili condizioni di sfruttamento, contribuendo al complessivo innalzamento dei livelli retributivi e conseguentemente al miglioramento della qualità della vita di molte persone, alla crescita dell’economia e alla coesione sociale”.

A breve, si legge nel testo, la commissione del Senato riprenderà i lavori sui diversi disegni di legge per il salario minimo. In Europa, il M5s ritiene importante la legge della Germania che, al contrario di quanto temuto, non ha provocato “una perdita di posti di lavoro nelle aree con i livelli salariali più bassi, bensì una minore disoccupazione”.

I pentastellati evidenziano che il dibattito in Senato ha visto “un’ampia convergenza delle forze politiche sul valore centrale da attribuire al tema del salario minimo e all’urgenza di giungere a una soluzione concordata, rispetto alla quale sono stati depositati gli emendamenti riferiti al testo base”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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