Facendo seguito al caso di una portalettere in servizio alle Poste di Sassuolo (Modena) che alcuni giorni fa si è vista negare una richiesta di permesso per poter assistere il padre gravemente malato, il consigliere di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo interroga la Giunta per sapere se è a conoscenza dell’accaduto. Inoltre, Barcaiuolo chiede “se l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla ritenga di intervenire, attraverso un tavolo con i vertici regionali della Società (a partecipazione statale per oltre il 60%), per chiedere come sia possibile che la richiesta, oltre a non essere stata accolta, non sia stata nemmeno motivata. Da troppo tempo, si apprende di atteggiamenti vessatori e umilianti accusati dai dipendenti di Poste Italiane, che denunciano maltrattamenti psicologici, tensioni aziendali e stress causati da politiche aziendali spesso non condivisibili”.
“La portalettere di Sassuolo- ha chiarito il consigliere- dopo aver usufruito di 3 giorni di permesso retribuito, ha fatto richiesta di 10 giorni di permesso non retribuito, previsto da contratto per esigenze familiari e personali. Il ‘no’ ricevuto dall’azienda ha lasciato di stucco la lavoratrice così come il sindacato e il legale a cui si è rivolta. Un caso simile ha riguardato Poste italiane a Reggio Emilia dove una consulente è stata spostata da un ufficio all’altro anche se titolare di legge 104 (che prevede una serie di benefici per i lavoratori dipendenti disabili o che si prendono cura di un parente disabile) per accudire la madre. È stato disposto il reintegro in primo grado e in Appello”.
(Lucia Paci)