Imprese lavoro e turismo

Costi (Pd): salvare i posti di lavoro alla Fir di Campogalliano

“Bisogna anche rilanciare il sito produttivo”

Salvaguardare i posti di lavoro e rilanciare il sito produttivo dello stabilimento Fir di Campogalliano, in provincia di Modena.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Maria Costi (Pd) che ricorda come “alla fine del mese di marzo 2025, è stato comunicato il blocco dell’investimento previsto per la riconversione e la decisione aziendale di produrre all’estero i veicoli commissionati, limitando le attività a Campogalliano alla sola gestione dei ricambi: a fronte della delocalizzazione della produzione, la direzione aziendale ha dichiarato 25 esuberi e ha proposto un contratto di solidarietà fino a fine 2025, con riduzione dell’orario di lavoro fino all’80%. I lavoratori, già penalizzati da anni di ammortizzatori sociali, non vedranno maturare ferie, permessi e tredicesima, con la conseguente perdita di diritti e una difficile sostenibilità economica”.

Per Costi “la decisione di delocalizzare la produzione rappresenta un duro colpo per l’industria locale e per un territorio già messo alla prova da transizioni industriali complesse: le lavoratrici e i lavoratori della Fir, sostenuti da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e dalle RSU, hanno avviato uno stato di agitazione e scioperi per chiedere garanzie sul futuro dell’impianto e una maggiore trasparenza nelle scelte aziendali. Il tessuto produttivo emiliano-romagnolo, e in particolare quello modenese, si è sempre caratterizzato per la capacità di innovare e di difendere l’occupazione anche nei momenti di transizione industriale: queste situazioni richiedono un’attenzione costante da parte delle istituzioni e delle parti sociali, affinché sia possibile individuare percorsi condivisi volti alla tutela dei lavoratori e alla valorizzazione delle competenze presenti nei territori”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’amministrazione regionale la salvaguardia del lavoro e il rilancio produttivo dello stabilimento di Campogalliano.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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