Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Petitti: “No a modelli di business che non considerano la dignità dei lavoratori”

Presa di posizione della presidente dell’Assemblea legislativa nel giorno in cui, per la prima volta nel mondo, scioperano tutte le categorie della filiera di Amazon

Presa di posizione di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, nel giorno in cui, per la prima volta nel mondo, scioperano tutte le categoria della filiera di Amazon.

La richiesta all’azienda da parte di sindacati e collaboratori è quella di un confronto ad ampio raggio su diverse questioni: orari e i ritmi di lavoro dei dipendenti della logistica e dei guidatori, verifica della contrattazione dei turni di lavoro, stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali e rispetto delle normative sulla salute e sulla sicurezza.

“Oggi fa sentire la propria voce di protesta quell’esercito di lavoratrici e lavoratori che, soprattutto con lo scoppio della pandemia, non ha mai interrotto il proprio servizio, lavorando senza sosta con ritmi spesso insostenibili e stipendi molto bassi per garantire che i prodotti da noi acquistati su Amazon arrivassero in tempi brevi nelle nostre case perfettamente impacchettati, nella quasi totale assenza di diritti. Parliamo di magazzinieri, facchini, driver e addetti agli Hub, per un totale di circa 40mila manifestanti in tutta Italia che lavorano per questo grande colosso dell’e-commerce, che, bisogna dirlo, danneggia anche i negozi di vicinato. Una protesta che trova tutta la mia solidarietà perché prova a portare avanti una battaglia di giustizia, civiltà e rispetto a nome di chi, nonostante un infaticabile lavoro, non viene giustamente riconosciuto nel suo valore”. Questo il commento della presidente Petitti.

“È giusto- sottolinea la presidente- essere al fianco dei sindacati e dei lavoratori nella pretesa di diritti che sono sacrosanti, a partire da un’adeguata remunerazione conforme agli sforzi”.

“Dunque, è ora di rimettere davvero al centro dell’agenda politica- conclude Emma Petitti- il lavoro e la dignità nello svolgerlo, accantonando modelli di business che mortificano i dipendenti e contemplano solo ed esclusivamente l’incremento di fatturato dell’azienda senza considerare il benessere della persona e del capitale umano”.

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