Farsi portavoce con il governo per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale che ha accorpato in un’unica Agenzia i servizi ispettivi Inps, Inail e delle ex direzioni del lavoro. Lo chiede alla Regione Andrea Bertani (Movimento 5 stelle) e la sua risoluzione ottiene in Aula il sì di Partito democratico, Sinistra italiana, Misto-Mdp, Altra Er (e l’astensione di Lega Nord e Forza Italia).
L’accorpamento che, secondo Bertani, “è uno dei frutti del Jobs Act, pensato per ottimizzare il settore dei controlli sul lavoro, ha fallito nel suo obiettivo. Ora l’Agenzia è una scatola vuota senza risorse, né organizzazione. E ce lo dicono i lavoratori stessi con le loro denunce e i dati che indicano un calo di controlli e ispezioni”. Proventi e contributi evasi sarebbero passati da 1,5 miliardi nel 2014 a 1,3 miliardi nel 2015, 1,1 miliardi nel 2016 e 900 milioni nel 2017; nello stesso periodo le ispezioni sarebbero calate da 221 mila a 160 mila. Nella nuova Agenzia i problemi di organizzazione spazierebbero dal nuovo contratto di lavoro -che ancora non è stato cambiato- alle dotazioni strumentali che non consentirebbero a molti dipendenti di aver accesso alle banche dati, fino alla scarsità generale dei mezzi a disposizione che allungherebbero tempi e controlli di lavoro. La Regione dovrebbe farsi portavoce di questi problemi anche perché l’attività di controllo che gli ispettori svolgono nell’ente regionale è cruciale e deve essere monitorata costantemente – ricorda Bertani.
D’accordo sulla “sostanza” della risoluzione anche il Pd che con Antonio Mumolo propone due emendamenti di natura più tecnica. “Esiste un problema di risorse e strumenti,” ammette il consigliere dem, “ma bisogna anche riconoscere che la Regione sta già lavorando da tempo sul tema”. Ad esempio, il Testo unico per la legalità, approvato dall’Assemblea, dove sono state introdotte misure innovative per i controlli e la sicurezza sul lavoro, i 150 nuovi ispettori e l’azione coordinata con altre regioni e territori che sta portando avanti l’Emilia-Romagna. Non sarebbe di competenza della Regione invece entrare nel merito dei problemi sindacali, specifica Mumolo.
“E’ importante che i controlli sul lavoro siano efficienti,” rimarca Yuri Torri (Si), “e proprio a tutela degli stessi lavoratori. Purtroppo in questo periodo ad un aumento di contratti corrisponde anche un aumento di precariato e di infortuni, per questo la questione diventa urgente”.
(Francesca Mezzadri)