Imprese lavoro e turismo

Lavoro: recepiti gli standard di accreditamento per le Fondazioni ITS Academy

Ritracciato il quadro normativo nazionale con un regime transitorio fino all’ottobre 2026 per le fondazioni già esistenti, sia per garantire continuità dell’offerta formativa che per rispetto alle tempistiche imposte dal PNRR.

La Regione ha recepito gli standard di accreditamento per le Fondazioni degli istituti tecnici superiori.

Il voto favorevole è arrivato nel corso della commissione Cultura dopo l’intervento dell’assessore allo Sviluppo economico.

“Stiamo parlando di un sistema educativo e formativo di assoluto livello che con questa Legge nazionale esce un po’ dalla clandestinità e garantisce l’uniformità della propria offerta. In Emilia-Romagna questo percorso, già in atto da tempo, si declina con 48 corsi pienamente rispondenti alle necessità dei vari tessuti produttivi, tanto che il 95% dei ragazzi di questi corsi di alta professionalizzazione trova lavoro entro sei mesi dal termine delle lezioni”, spiega l’assessore che ha ricordato come l’Emilia-Romagna sia tra le Regioni che hanno fatto nascere questo sistema di formazione professionale ad alta specializzazione fin dal 2011/2012, con le 7 Fondazioni ITS tutt’ora esistenti capaci di passare dai 9 percorsi iniziali ai 48 attuali dislocati in tutto il territorio regionale, a testimonianza dello strettissimo legame tra l’offerta delle Academy e le peculiarità e richieste specifiche dei vari distretti produttivi.

Tra le norme di accreditamento richieste dal livello nazionale, grande enfasi sulle fondazioni di partecipazione che, dotate di autonomia statutaria, didattica, ricerca e organizzativa, sono chiamate ad attuare, mantenere e qualificare un dialogo costante  con le imprese, le autonomie scolastiche e gli attori dell’ecosistema regionale dell’innovazione e della ricerca per un’offerta specialistica di filiera capace di intercettare specificità e opportunità su base territoriale.

Per il Partito democratico questo passaggio di adeguamento permetterà “di effettuare attente valutazioni per capire se e come intervenire sull’offerta formativa allo scopo di renderla sempre più aderente alle necessità dei territori”.

L’assessore sottolinea come “non vi sia assolutamente bisogno di ulteriori fondazioni, bensì di più corsi ITS che devono essere preparati da un’adeguata azione di orientamento consapevole che deve interessare tutto il sistema formativo ed educativo. “A questo scopo, giudico con grande soddisfazione il rapporto che siamo riusciti a creare in Emilia-Romagna tra istituti tecnici superiori e università per una strada a doppia percorrenza: da una parte garantiamo un’ulteriore specializzazione con lauree professionalizzanti per chi proviene dagli ITS e contemporaneamente contribuiamo a combattere la dispersione scolastica negli studenti che trovano problematico il percorso universitario”.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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