“Convocare le parti sociali coinvolte nella vicenda Interplus per il reintegro delle lavoratrici licenziate e la ripresa di sane relazioni sindacali che favoriscano un ambiente di lavoro positivo e produttivo”.
E’ Maria Laura Arduini (Pd) a sollecitare la giunta regionale con un’interrogazione siglata anche dai colleghi di gruppo Emma Petitti, Anna Fornili, Maria Costi, Palo Calvano, Daniele Valbonesi e Fabrizio Castellari facendo riferimento all’azienda Interplus di Albinea, dove “nello scorso mese di maggio, la Cgil ha comunicato il licenziamento in tronco senza alcun preavviso di due donne, una delle quali tornata recentemente dalla maternità”.
A fronte della denuncia della Cgil, “l’azienda avrebbe motivato il licenziamento -continua Arduini- con l’inserimento di un nuovo gestionale che sostituirebbe in toto le lavoratrici nelle loro mansioni”.
Pochi giorni prima dello sciopero indetto dalla Cgil per protestare contro i licenziamenti, è stato poi riferito dallo stesso personale dell’azienda di un incontro dove i vertici di Interplus avrebbero comunicato il nuovo approccio nei rapporti con i dipendenti.
Ricordando come le due lavoratrici fossero state assunte successivamente all’entrata in vigore del cosiddetto ‘jobs act’ che ha abolito il reintegro automatico nei casi di licenziamento illegittimo, la consigliera dem sottolinea il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione del ‘Patto per il Lavoro e per il Clima’ mirante a guidare lo sviluppo del territorio verso una maggiore sostenibilità e crescita occupazionale, tutelando l’occupazione e migliorando le condizioni di lavoro dei cittadini.
Da qui l’atto ispettivo dove, in aggiunta alla sollecitazione principale, Maria Laura Arduini chiede uno specifico impegno per “promuovere la partecipazione attiva dei lavoratori e la gestione efficiente delle problematiche che si possono presentare”.
(Luca Boccaletti)