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Risoluzione Pd, Si e Misto-Mdp per professionalizzare laureati in Scienze Motorie e detrarre spese per l’attività fisica

Il documento, a prima firma Calvano (Pd), chiede anche alla giunta di impegnarsi con il governo per una legge che unifichi vocazione sanitaria e sportiva dei professionisti e ne valorizzi lo sbocco occupazionale

Paolo Calvano (Pd)
Paolo Calvano (Pd)

Riconoscere come figura professionale il laureato in Scienze Motorie e attivarsi perché i costi sostenuti dai cittadini per l’attività fisica adattata (i programmi di esercizi non sanitari) siano detraibili come altre spese mediche. A chiedere alla giunta di impegnarsi in questo senso con governo e ministero è il consigliere del Partito democratico Paolo Calvano, che ha presentato una risoluzione firmata anche dagli altri dem Francesca Marchetti, Stefano Caliandro, Barbara Lori, Giuseppe Boschini, Roberto Poli, Antonio Mumolo, Nadia Rossi, Katia Tarasconi, Manuela Rontini, Valentina Ravaioli, Mirco Bagnari, Alessandro Cardinali, Massimo Iotti, Marcella Zappaterra, Paolo Zoffoli, Luca Sabattini, Luciana Serri e dai consiglieri di Sinistra italiana Igor Taruffi e Yuri Torri e del gruppo misto-Mdp Silvia Prodi.

“Attualmente – spiegano Calvano e gli altri – a livello nazionale non esiste il riconoscimento giuridico professionale dei laureati in Scienze Motorie”, dunque “questa figura resta sospesa tra l’ambito sanitario e quello sportivo, situazione che sta inevitabilmente creando importanti problematiche relative alla valorizzazione di questa figura professionale e ai sui possibili sbocchi occupazionali”.

Quindi, i consiglieri dem, di Sinistra italiana e del gruppo misto-Mdp impegnano la giunta “ad attivarsi nei confronti del ministero competente perché venga valorizzata la figura del laureato in Scienze Motorie attraverso un provvedimento legislativo per riconoscerlo come figura professionale” e “ad attivarsi nei confronti del governo perché i costi sostenuti dai cittadini per la prescrizione medica dell’attività fisica adattata possano essere detraibili come altre spese mediche”.

(Margherita Giacchi)

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