La multinazionale olandese Philips ha dichiarato l’esubero di 243 dei 900 dipendenti attivi nello stabilimento Saeco di Gaggio Montano, in provincia di Bologna. In pratica, “se detto provvedimento dovesse essere attuato, verrebbe dimezzata la divisione della fabbrica che produce le macchine da caffè da casa e che occupa 558 dipendenti”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere “se e quali specifiche iniziative intenda assumere presso il Governo al fine non solo di un coinvolgimento al riguardo del ministero dello Sviluppo economico ma anche del Presidente del Consiglio, cui spetta di convocare la multinazionale olandese per verificare le reali intenzioni della stessa, chiedendo – quanto meno – alla stessa la presentazione di un piano industriale degno di questo nome”.
“L’impatto del ventilato provvedimento- prosegue Foti- sarebbe devastante per tutta l’area dell’Alto e Medio Reno, atteso che solo la presenza di aziende come Saeco trattengono, quando non attraggono, le persone”.
Il tavolo di salvaguardia occupazionale che si riunirà mercoledì 2 dicembre in Regione, rileva il consigliere, appare “una prima risposta istituzionale ai ventilati provvedimenti annunciati dalla Philips, tuttavia appare fondamentale l’intervento anche del Governo, non essendo più accettabile che le multinazionali utilizzino il territorio italiano come la hall di un albergo nella quale entrare ed uscire a piacimento, a secondo delle convenienze economiche”.
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