“Totale incertezza sul futuro dei lavoratori a tempo determinato, costi della macchina sulle spalle della Regione (anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari), progressiva marginalità dei Centri per l’impiego rispetto al mercato del lavoro, compressione del personale sulle funzioni amministrative”. È questo il quadro, tracciato da Raffaella Sensoli e Andrea Bertani del M5s attraverso un’interrogazione presentata alla Giunta, “che si presenta dopo l’ennesima revisione normativa, vale a dire un cumulo di macerie, di cui sono vittime lavoratori dei servizi, utenti dei servizi, disoccupati e imprese”.
I Centri per l’impiego, si legge nel testo dell’interrogazione, “dal primo agosto sono diventati, da provinciali, uffici regionali, ricondotti alle competenze dell’Agenzia regionale per il lavoro che ha il compito di coordinarne e gestirne le funzioni svolte”. Il passaggio, si specifica nell’atto, interessa quasi quattrocentosettanta lavoratori, dei quali una quarantina a tempo determinato, con contratti di lavoro a scadenza alla fine di dicembre”.
Sensoli e Bertani chiedono quindi alla Giunta “se intende procedere, anche attraverso l’Agenzia regionale per il lavoro, a nuovi contratti per il personale a tempo determinato al momento impegnato con contratti di tipo subordinato a tempo determinato presso i Cpi”, “con quali risorse pensa di sostenere l’attività dei soggetti privati che opererebbero in regime di accreditamento”, “quale la percentuale di dipendenti dei Cpi impegnata in attività diverse dalle funzioni amministrative” e “quante e quali risorse sono state utilizzate dal 2000 ad oggi per il potenziamento e la qualificazione del personale dei Cpi”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cristian Casali)