“Rafforzare il confronto con le Ausl del territorio regionale, al fine di confermare l’impegno nel percorso di qualità di tutti i servizi ospedalieri e di tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare con l’Ausl Romagna, che da sempre ha perseguito tali obiettivi”.
A chiederlo, con un’interrogazione rivolata l governo regionale, sono Massimo Bulbi (primo firmatario), Matteo Daffadà, Lia Montalti e Marco Fabbri del Partito democratico.
I quattro consiglieri spiegano che “l’Ausl Romagna ha affidato a Intercent-ER la conduzione della gara di appalto per i servizi di lavanolo (a seguito dell’affidamento l’Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER ha avviato una procedura aperta per l’affidamento dei servizi integrati di lava-noleggio a ridotto impatto ambientale per l’Ausl della Romagna e l’Irst di Meldola). Il bando, avente a oggetto l’assegnazione del servizio per i prossimi 5 anni, è stato emesso il 31 marzo 2021, con scadenza dei termini per la presentazione delle offerte entro il 3 giugno 2021”. Ma, proseguono, “da una nota sindacale congiunta di alcune delle sigle sindacali più rappresentative del comparto sanità, in merito al suddetto bando emerge che ‘è stata fissata una base d’asta annuale di 11.040.000 euro per un servizio che nel 2016 era stato bandito a 12.070.000 euro’, sempre a detta dei sindacati, tenuto anche conto dei costi aggiuntivi collegati al Covid per operazioni di questo tipo, ‘con una base d’asta inferiore di oltre 1 milione di euro l’anno per i medesimi servizi, l’unico effetto che si potrà produrre sarà una potenziale e rischiosa diminuzione della qualità e della sicurezza del servizio fornito alla collettività’”. Inoltre, aggiungono Bulbi e colleghi, “ sempre da informazioni dei sindacati emerge che ‘la gara è impostata con un criterio di corrispettivi forfettari e non legati ai consumi (come è attualmente). In questo modo la gestione della qualità del servizio sarà totalmente in mano alla lavanderia aggiudicataria del servizio che, soprattutto a fronte di forti sconti concessi per potersi aggiudicare la commessa, sarà incentivata a ridurre il più possibile il consumo di biancheria, a prescindere dalle esigenze dell’ente, con conseguenti disagi per il personale e gli assistiti negli ospedali romagnoli’. Inoltre ‘nell’applicazione di prezzi forfettari, quindi non legati al consumo, Intercent-ER ha specificato che le richieste di biancheria dei reparti saranno comunque fisse e non a reintegro di quanto utilizzato, ossia la lavanderia dovrà consegnare biancheria in quantità fisse a prescindere dal fatto che tale biancheria venga restituita sporca o meno’, e poi nel bando ‘nessuna valutazione è prevista sull’affidabilità nel servizio, sulla esperienza nelle strutture ospedaliere, sulla qualità percepita, cosa che produrrà certamente un appiattimento dei punteggi tecnici, condizionando l’esito della gara solo sulla base dello sconto applicato’”.
Alla luce delle criticità segnalate dalle sigle sindacali, evidenziano quindi i quattro dem, “sembra necessario verificare congiuntamente gli elementi di qualità indispensabili per evitare dumping contrattuale, fenomeni sleali, lavoro illegale e comportamenti elusivi ed evasivi delle regole contrattuali e delle normative”. La continua ricerca del massimo ribasso, proseguono, “produce effetti devastanti sulle aziende virtuose che rispettano i diritti e le tutele per i lavoratori e la qualità nell’esecuzione dell’appalto, che si trovano a subire gli esiti nocivi e spesso nefasti di un meccanismo di concorrenza sleale che rischia di tagliarle fuori dal mercato, in una continua ricerca del massimo ribasso che poco concede a chi rispetta le regole e cerca la qualità del servizio e del prodotto”. Per questo Bulbi e colleghi chiedono “una modifica del bando di gara, al fine di renderlo davvero corrispondente all’obiettivo dell’erogazione di servizi sanitari sicuri, appropriati, efficaci, efficienti e sempre più orientati al progresso qualitativo e tecnologico, nel pieno rispetto dei diritti e delle tutele dei lavoratori e della sostenibilità ambientale”.
(Cristian Casali)