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LAVORO. SULLA SORTE DELLA “STAMPI GROUP” DI MONGHIDORO (BO), INTERROGAZIONE TARUFFI (SEL) E RISPOSTA ASSESSORE COSTI

Nel suo question time, il consigliere chiede anche un “tavolo unico per l’Appennino”, da cui ricavare un complessivo piano industriale territoriale

Dal 19 marzo, gli 83 lavoratori e lavoratrici della Stampi Group di Monghidoro (BO) sono in sciopero e hanno allestito un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda, “in attesa di ricevere risposte circa il motivo per il quale da ormai due mesi non ricevono lo stipendio”. Lo scrive Igor Taruffi, del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, introducendo la sua interrogazione a risposta immediata in Aula.

Taruffi ha ricapitolato le principali tappe di questa grave crisi aziendale, evidenziando come lo stabilimento sia in comodato d’uso gratuito per 99 anni dal Comune di Monghidoro e la Stampi Group abbia usufruito di 18 mesi di sgravi fiscali per ognuno degli operai contrattualizzati (i dipendenti erano 101). Al termine di questo periodo, a metà 2014, sarebbero iniziati i primi problemi nei pagamenti degli stipendi, fino ad arrivare ad agosto 2015 con 4 mensilità arretrate, rimborsi dei 730 non erogati, fondi pensioni integrative e contributi Inps non versati. Dopo un periodo di sciopero, la multinazionale Bosch, fra i principali clienti della Stampi Group, in accordo con i sindacati, si è fatta carico delle pendenze dei lavoratori (circa 650.000 euro), garantendo il pagamento degli stipendi fino a febbraio 2016, ma questo accordo è ormai scaduto, e Taruffi sollecita la Giunta a riconvocare al più presto le parti, “muovendosi anche nei confronti del Governo, per risolvere la vertenza e per assicurare una nuova proprietà in grado di garantire un futuro al sito produttivo” e a chi vi lavora.

L’assessore alle Attività produttive Palma Costi ha innanzitutto fatto riferimento all’attenzione della Giunta per il tessuto industriale dell’Appennino bolognese, ricordando come lo scorso primo marzo si sia svolto il primo focus all’interno del Patto metropolitano per il lavoro e per lo sviluppo. La complessa vicenda della Stampi Group è stata seguita costantemente dalla Giunta, che ha visto alternarsi diversi direttori di stabilimento, sintomo di incertezza nella conduzione aziendale e motivo di ulteriore difficoltà nel rapporto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali. Per superare queste difficoltà, ha aggiunto l’assessore, sono state intraprese iniziative dirette con la proprietà, in modo da poter convocare il prossimo incontro del tavolo regionale alla presenza della proprietà e/o di consulenti formalmente delegati a farlo. Tale incontro è calendarizzato per il prossimo 19 aprile, con l’obiettivo di conoscere quali iniziative realistiche l’attuale proprietà intenda avanzare per garantire la continuità aziendale e assicurare i livelli occupazionali.

In sede di replica, Taruffi si è dichiarato soddisfatto per l’impegno assicurato dalla Giunta, invitandola tuttavia a considerare pienamente come questa specifica crisi aziendale si inserisca in un quadro assai critico per l’intero Appennino bolognese, già segnato dalle vertenze Philips-Saeco, Demm e Dismeco, che può giustificare l’istituzione di un “tavolo unico per l’Appennino”, da cui ricavare un piano industriale territoriale per la salvaguardia dei posti di lavoro, anche attraverso riqualificazioni e riconversioni.

(rg)

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