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Lavoro. Taruffi (Si): troppi incidenti mortali, più sicurezza

Assessore regionale al Lavoro: “Regione impegnata a garantire condizioni di sicurezza e qualità del lavoro nonché a riconoscerle come una priorità strategica”

La Regione, pur non avendo competenze dirette in materia ispettiva (la competenza è nazionale, attraverso gli ispettorati del lavoro), è da sempre impegnata a garantire condizioni di sicurezza e qualità del lavoro nonché a riconoscere nella legalità, qualità e sicurezza delle condizioni di lavoro una priorità strategica da conseguire. Lo afferma l’assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi, in risposta ai consiglieri Igor Taruffi e Yuri Torri (Si) che, in un’interrogazione a risposta immediata in Aula, avevano chiesto, visti “i dati allarmanti e inaccettabili sui casi di incidenti mortali sul lavoro, azioni concrete per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro, fenomeno che in Emilia Romagna ha raggiunto livelli drammatici, in particolare in agricoltura, settore strategico per l’Emilia-Romagna”. 

Yuri Torri e Igor Taruffi (Sel)
Yuri Torri e Igor Taruffi (Sel)

“La Regione, attraverso il Comitato regionale- ha rilevato l’assessore- esercita il coordinamento degli Enti pubblici aventi competenza in materia (Direzione Interregionale Lavoro Nord Est, Direzioni Regionali Inail e Inps e Vigili del Fuoco, fra gli altri) e opera direttamente attraverso la programmazione dell’attività delle Aziende USL che hanno una competenza esclusiva in materia di vigilanza. In coerenza con questa funzione, la Regione ha deliberato il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 ove è incluso uno specifico programma di attività diretto al contrasto delle malattie professionali e degli infortuni, in particolare quelli gravi e mortali. Le costruzioni, l’agricoltura e la logistica, sono i settori- ha precisato Bianchi- ove è concentrata l’attività di vigilanza. Congiuntamente è assicurato un controllo quantitativo e costante delle imprese. Le Aziende USL, già a partire dal 2009, controllano annualmente il 9% delle aziende attive (lo standard nazionale è fissato al 5%). La Regione, per potenziare l’azione di prevenzione delle Aziende USL, impiega risorse straordinarie. Le somme complessivamente investite, a partire dal 2011, sono pari ad oltre i 24 milioni di euro, nel corrente anno sono stati investiti ulteriori 7 milioni di euro. Tuttavia- ha concluso Bianchi- la genesi multifattoriale degli eventi necessità di un’azione complessiva basata su una forte collaborazione interistituzionale supportata da forme pattizie quali gli accordi sottoscritti con Inail e con la Direzione Interregionale del Lavoro”.

Igor Taruffi, nel sottolineare che molti infortuni avvengono in situazioni di mancata sicurezza, a persone con contratti irregolari o addirittura del tutto privi di contratto, ha ricordato che in Emilia-Romagna “è aumentato significativamente il numero delle micro aziende che si rivolgono a operai esterni e saltuari cui spesso non sono state trasferite le dovute informazioni in materia di sicurezza”. Per Taruffi vanno quindi “affrontate e risolte le problematiche sulle irregolarità e sull’organizzazione del lavoro”.

(Cesare Cicognani)

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