Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Torri (Si): contrastare le discriminazioni nella fase di ricerca e accesso

Il consigliere prende spunto da un caso denunciato da una donna nel reggiano e chiede alla Giunta di rendere note le iniziative assunte e quelle in cantiere

Rendere note le iniziative di contrasto alla discriminazione di genere promosse dalla Regione a tutela in particolare delle donne nella fase di ricerca e accesso al lavoro. E, ancora, inserire, nei bandi regionali rivolti alle aziende, specifiche clausole che, qualora siano accertati casi di discriminazione, ne comportino l’esclusione. Lo chiede, in un’interrogazione rivolta alla Giunta, Yuri Torri (Si).

Il consigliere prende spunto da alcuni articoli apparsi sulla stampa locale di Reggio Emilia che denunciavano un comportamento discriminatorio in fase di assunzione da parte di una azienda della provincia verso una possibile futura dipendente. Alla donna, che preferiva rimanere anonima per non avere ripercussioni negative sia sul suo lavoro sia rispetto a possibili nuovi impieghi, veniva chiesta, in fase di colloquio, la garanzia di non rimanere incinta per i tre anni successivi all’assunzione, condizione indispensabile per il proseguimento della procedura di colloquio e l’eventuale assunzione.

“Comportamenti simili – afferma Torri – non solo sono inaccettabili sotto il profilo legale, ma vanno in primo luogo combattuti sul piano politico e culturale da tutte le istituzioni pubbliche e private, come hanno fatto nel maggio scorso le organizzazioni sindacali e Confindustria Emilia-Romagna con la firma di un accordo contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”.

Da qui l’iniziativa dell’esponente di Si, che chiede all’esecutivo regionale anche “quante siano in regione le aziende che hanno applicato l’accordo suddetto”.

(Luca Govoni)

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