Governo locale e legalità

Lavoro. Tutele a chi segnala irregolarità, M5s: “anche in Regione servono iniziative simili”

Dopo l’ok alla Camera dei deputati alla legge sui whistleblowing (i soffiatori di fischietto), il M5s chiede la corretta attuazione del provvedimento anche in Regione

I whistleblowing (i soffiatori di fischietto) finiscono in Regione. A presentare una risoluzione sono i consiglieri regionali del M5s Andrea Bertani, Raffaella Sensoli, Gian Luca Sassi e Silvia Piccinini. La tutela a chi denuncia fatti di corruzione illeciti nei luoghi di lavoro e si ritrovano a subire pesanti ritorsioni è già diventata legge nazionale, per questo i 5 stelle chiedono anche alla Regione di assicurare meccanismi che garantiscano imparzialità e assenza di mobbing per chi fa segnalazioni.

“Secondo l’ultimo rapporto di Trasparency Internazional del 2016- spiegano i consiglieri-, l’indice di corruzione percepita pone l’Italia al terzultimo posto in Europa e ciò che rendeva il quadro incompleto era proprio la mancanza di tutele e protezioni adeguate per i soffiatori di fischietto“. Ma ora, la norma c’è e “richiede di assicurare- dicono Bertani e gli altri- tempestività e imparzialità nelle attività di istruttoria e verifica”. Inoltre ci potrebbero essere rischi, secondo gli esponenti M5s, anche nelle amministrazioni “derivanti dalle consolidate abitudini a lasciare negli anni inalterate le posizioni dirigenziali”. In più, “è indispensabile- insistono- evitare spostamenti o demansionamenti per chi fa segnalazioni”.

Per questo la risoluzione impegna la Giunta “a verificare l’adeguatezza e l’efficacia della regolazione dell’istituto del whistleblowing, alla luce dell’esperienza finora acquisita, assicurando meccanismi che garantiscano terzietà e imparzialità e l’assenza di mobbing nei confronti di chi avanza segnalazioni nonché il rafforzamento dei meccanismi diretti ad acquisire elementi probatori; a prevedere che nelle procedure interne siano sempre ascoltati anche i segnalanti; a prevedere tavoli di confronto con enti regionali e locali per favorire la piena e corretta attuazione del provvedimento; a prevedere analoghe iniziative nei confronti del privato attraverso rapporti con le associazioni imprenditoriali e sindacali; infine. a definire forme di sensibilizzazione in materia”.

(Margherita Giacchi)

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