La Regione continui a garantire la qualità della formazione professionale, a partire dalla valorizzazione delle professionalità che a diverso titolo ne permettono la realizzazione e, pertanto, a sostenere gli enti impegnati in tali attività.
A chiederlo, in una risoluzione, è Marcella Zappaterra (Pd) che ricorda come “gli enti di formazione professionale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna che applicano il contratto di lavoro nazionale della formazione professionale svolgono
storicamente anche un’attività fondamentale di welfare sostenendo e accompagnando le persone, giovani e adulti, maggiormente vulnerabili e a rischio di esclusione nei percorsi individuali verso l’autonomia e il lavoro: questi enti garantiscono alle persone le misure orientative, formative e le prestazioni al lavoro che sono finanziate attraverso il ricorso alle
unità di costo standard prevedendo il riconoscimento di singole ore di prestazione erogate indipendentemente dalle diverse condizioni contrattuali/retributive applicate da altri soggetti che operano all’interno del sistema”.
Marcella Zappaterra spiega come “recentemente è stato sottoscritto il contratto nazionale di lavoro della formazione professionale dopo oltre 10 anni di vacanza contrattuale e la qualità dei servizi di welfare per il sostegno all’inclusione attraverso il lavoro non può prescindere dall’investimento nella qualità del lavoro e dalla piena valorizzazione delle professionalità che vi operano nonché dalla necessità di garantire la sostenibilità economica per i soggetti impegnati”.
Da qui l’invito alla Regione a impegnarsi per garantire la qualità della formazione professionale, degli enti e dei lavoratori coinvolti.
(Luca Molinari)