“Dobbiamo intensificare le campagne vaccinali, la sanità in questa fase è in cima alle preoccupazioni dei cittadini. I vaccini sono la speranza che tutti abbiamo per riprenderci le nostre vite, ma le dosi scarseggiano. Dobbiamo dare, dal governo in giù fino ai mass media, informazioni più oggettive: il commissario Figliuolo ha detto che entro marzo sarebbero arrivate 14,2 milioni dosi, ma a fine marzo ne sono arrivate poco più di 11 milioni e oggi a metà aprile siamo a 15,5 milioni. Mi piacerebbe capire se i 4 milioni di dosi sono la coda di marzo o la metà di quelle promesse per aprile. Stanno ballando numeri importanti: si alimenta la speranza che le cose possano andare diversamente dai problemi odierni. Anche i titoli di alcuni quotidiani di oggi (“Entro aprile i 60enni vaccinati”) sono forvianti: Bonaccini ha detto che vorrebbe aprire entro aprile le prenotazioni per i 60enni, ed è cosa diversa da dire che entro aprile saranno vaccinati tutti gli over 60, è del tutto illusorio pensarlo perché sarebbe già tanto riuscire a vaccinare entro fine mese gli over 70 che ieri hanno risposto in massa alla possibilità di potersi prenotare”. Giuseppe Paruolo, consigliere regionale del Pd, è netto. Ospite de “Le Nove in Emilia-Romagna“, la “rassegna stampa” dell’Assemblea legislativa regionale condotta oggi da Isabella Scandaletti e trasmessa su Lepida Tv (e in diretta Facebook sulla pagina dell’Assemblea), ha voluto spiegare quali devono essere le priorità dei prossimi mesi per affrontare la pandemia da Coronavirus, e uscirne.
“Al governo dobbiamo dire chiaramente che abbiamo bisogno di più fiale, anche perché la nostra Regione ha già dimostrato di avere un forte ritmo di vaccinazione: dobbiamo evitare uno stillicidio comunicativo per il quale sembra che ogni giorno stiano arrivando tutti i vaccini che ci servono e poi invece scopriamo che i vaccini scarseggiano e non ci sono dosi sufficienti”, spiega Paruolo che usa parole chiare anche sulle troppe fake news che girano sui social media relativamente ai vaccini. “Sono cose ignobili perché creano un clima di sfiducia il cui effetto collaterale è quello per cui poi i cittadini -spiega Paruolo- non si fidano più nemmeno delle comunicazioni ufficiali”.
Una posizione di grande realismo che porta Paruolo a bocciare anche le “isole Covid free”: “Visto che le dosi sono poche bisogna utilizzarle in primo luogo per le persone fragili come gli anziani, quando poi ce ne saranno in grande quantità ci potremo sbizzarrire con le vaccinazioni in azienda, in farmacia, e anche le “isole Covid free”, ma oggi è del tutto prematuro”.
(Luca Molinari)