La Regione avvii gare interregionali per “per l’acquisto di beni e servizi in ambito sanitario, al fine di ottenere risparmi utili al ripiano delle maggiori spese sostenute a causa della pandemia (senza ridurre i servizi)”.
Il consigliere Daniele Marchetti (Lega) in un’interrogazione chiede se la Giunta ritenga avvalersi, con altre realtà territoriali regionali, della possibilità di gare interregionali per l’acquisto di beni e servizi in ambito sanitario.
Marchetti ricorda un episodio positivo di risparmio: “Nel 2016, in seguito a diverse proposte avanzate dalla Lega, venne indetta una prima gara di livello interregionale sulla lavorazione e fornitura di farmaci derivati dalla lavorazione del plasma, operazione che vide insieme le Regioni Emilia-Romagna (in qualità di capofila), Sicilia, Calabria e Puglia”. L’anno seguente, continua il consigliere, la Regione registrò un risparmio di 7,9 milioni di euro, “una somma notevole” considerando che riguardava un solo farmaco derivato dal plasma.
La pandemia ha fatto lievitare i costi per la sanità delle regioni, “le gare interregionali condotte in accordo tra soggetti aggregatori – conclude Marchetti – potrebbero rappresentare uno strumento per ottenere sensibili risparmi sugli acquisti, senza ridurre la qualità dei beni o servizi e senza attuare tagli (in particolare sul personale)”.
L’interrogazione è stata firmata anche dai consiglieri Valentina Stragliati, Simone Pelloni, Michele Facci e Fabio Bergamini.
(Gianfranco Salvatori)