Cosa ha fatto la Regione per sostenere la formazione degli studenti con disturbo dello spettro autistico e altre tipologie di disabilità?
A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma di Daniele Marchetti (primo firmatario), Simone Pelloni, Valentina Stragliati, Michele Facci e Fabio Bergamini.
Il Carroccio ricorda che l’11 maggio scorso fu approvata una risoluzione che impegnava la Giunta a prevedere, nelle procedure di evidenza pubblica per la selezione e finanziamento dei percorsi formativi, le disposizioni e gli impegni in capo alle Fondazioni ITS, che permettano la rimozione di ostacoli in accesso ai percorsi, che necessariamente prevedono un numero chiuso, attraverso la previsione di modalità e procedure per la selezione, la messa in disponibilità di dotazioni e ausili per l’apprendimento per i giovani con disabilità o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. La stressa risoluzione impegnava la Giunta anche a sostenere le Fondazioni ITS nella costruzione dei percorsi individuali che, a partire dall’orientamento in ingresso, permettano l’accesso e la piena partecipazione di tutti i giovani nelle logiche dell’inclusione e delle pari opportunità e nel consolidamento e qualificazione delle reti di collaborazione con le autonomie scolastiche del secondo ciclo, con i servizi pubblici e con le associazioni delle persone con disabilità nelle logiche, e a partire da quanto previsto dal Protocollo di Intesa tra l’Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Ufficio Scolastico regionale per l’Emilia-Romagna.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali azioni sono state attuate; sono in fase di attuazione; sono in fase di studio in particolare per gli studenti con Disturbo dello Spettro Autistico e altre disabilità, sono state attuate; sono in fase di attuazione; sono in fase di studi”.
(Luca Molinari)