Governo locale e legalità

Amico (ER Coraggiosa): prevenire e reprimere tentativi di infiltrazione mafiosa negli appalti

Presentata un’interrogazione per chiedere di adottare azioni ad hoc e di indicare gli effetti delle interdittive finora emanate per l’anno 2023

Adottare azioni per prevenire e reprimere tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture, così nell’attività urbanistica e edilizia, in particolare in tema di appalti legati ai fondi del Pnrr. Lo chiede con un’interrogazione Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che invita l’esecutivo a indicare gli effetti delle interdittive finora emanate per l’anno 2023, e qual è lo stato di definizione del protocollo di legalità citato dal Commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione Figliuolo nella recente audizione in Assemblea.

“Lo stanziamento previsto di un importante flusso di finanziamenti derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, relativo a moltissimi progetti nella nostra regione -ha sottolineato il consigliere- implica l’attivazione di numerosi contratti pubblici inerenti lavori, servizi e forniture che meritano di essere particolarmente attenzionati, perché sia garantita un’opera di prevenzione, controllo e contrasto nei confronti di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa e di tutela della legalità. Lo scorso 23 novembre a Reggio Emilia si è tenuto un incontro pubblico sul tema ‘I nuovi volti della mafia, l’importanza degli strumenti di contrasto e prevenzione’, dove è emerso che le interdittive emesse dall’inizio dell’anno nei confronti di aziende del territorio reggiano sono 53 e che l’arma più potente utilizzata dai clan per infiltrarsi nel nostro territorio sono le fatture false. Per questo occorre avere a disposizione strumenti adeguati”.

(Lucia Paci)

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