Governo locale e legalità

Legalità: gli impegni della Regione per legalità e contrasto alle mafie

Riutilizzo per finalità sociali dei beni confiscati e sostegno della cultura della legalità sono tra i punti principali comunicati durante la commissione legalità dall’assessora Elena Mazzoni, e sostenuti, in un clima di collaborazione, da tutte le forze politiche presenti

Una moderna politica di contrasto alla criminalità organizzata va condotta concentrando gli sforzi non solo sul fronte della repressione ma, prima ancora, sul contrasto di tipo patrimoniale.

È quanto ha detto l’assessora alla legalità Elena Mazzoni durante la commissione Giovani, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Maria Costi (Pd) durante la quale ha presentato una relazione con le priorità della sua azione di mandato, tra cui la promozione di misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell’educazione, e azioni finalizzate al recupero dei beni immobili confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali o istituzionali.

“I beni immobili confiscati alla criminalità organizzata hanno raggiunto negli ultimi anni anche in Emilia-Romagna una dimensione economica e finanziaria tale da rendere necessario un complesso di interventi per il loro recupero, valorizzazione e reinserimento nel circuito civile e sociale – ha sottolineato l’assessora – obiettivi specifici saranno il risanamento, ristrutturazione edilizia, recupero e riutilizzo di beni immobili confiscati al fine di renderli effettivi “presidi di legalità”. L’obiettivo primario di questo mandato è garantire che tutte le realtà impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata ricevano pieno supporto dalla Regione, ottenendo l’ascolto e l’appoggio che meritano nella loro lotta contro questo fenomeno odioso e pervasivo”.

“questo è il mese della legalità e sono diverse le iniziative della Regione – spiega la presidente Costi –  è un tema che riguarda tutti e che ci vede uniti nella lotta al contrasto”.

Lorenzo Casadei (M5s): “È importante promuovere la legalità attraverso la sensibilizzazione, che deve partire dalle scuole. Coltivare questo senso di legalità è un dovere che abbiamo come istituzione e come persone parte di una società”.

Priamo Bocchi (FdI): “Ha detto bene l’assessore: in questa battaglia dobbiamo essere tutti uniti. Ricordo che la prima preoccupazione che esprimono le imprese è la concorrenza delle attività svolte sul territorio dalle organizzazioni criminali. Inoltre, la legalità abitativa è forse stata spesso trascurata, e questo è un aspetto citato nella relazione da tenere in forte considerazione”.

Alessandro Aragona (FdI): “Condivido largamente la relazione fatta dall’assessore, ma le cose non devono rimanere sulla carta. Spero che da qui nasca un messaggio forte per tutte le amministrazioni locali affinché l’attenzione rimanga massima”.

Fabrizio Castellari (Pd): “Ritengo positivo che la Regione abbia attribuito una delega specifica a questo tema. Inoltre, dobbiamo valorizzare nelle scuole il significato della giornata della legalità, per promuovere la legalità ed il contrasto al bullismo e al cyberbullismo”.

Ferdinando Pulitanò (FdI): “La cultura della legalità è la chiave di volta per le giovani generazioni. Credo che la legge regionale 2016 per la promozione della legalità, sia da rivedere: ci sono meccanismi che considero farraginosi e che il quadro normativo di riferimento sia insufficiente”.

Paolo Trande (Avs): “Bisogna stare molto attenti e mettere in campo tutti gli strumenti per fare prevenzione, contrasto e cultura. Abbiamo tanto da fare sul tema della corruzione e dobbiamo aumentare ancora di più sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione”.

L’assessora Elena Mazzoni replica dicendo di trovarsi d’accordo “sul lavorare sulle scuole, il 90 per cento della spesa corrente è su questo aspetto – e che – ci può essere uno spazio per semplificare e ammodernare la legge regionale del 2016”. Mentre sul tema della trasparenza della PA sottolinea come stiano “cercando di sviluppare degli applicativi che riescano, incrociando i dati, a indicare situazioni di anomalia”. Infine, ringrazia per gli spunti e per il clima di collaborazione che si è instaurato.

(Giorgia Tisselli)

 

 

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