Governo locale e legalità

LEGALITÀ. OK DALLA COMMISSIONE CULTURA AL TESTO UNICO

Dopo l’approvazione a maggioranza (favorevoli Pd, Sel; astenuti Lega nord, M5s) il progetto di legge è atteso in Aula nella prossima seduta di Consiglio, presumibilmente l’11 ottobre.

Via libera in commissione Cultura al ‘Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili’. La commissione, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha licenziato oggi a maggioranza (favorevoli Pd e Sel, astenuti Lega e M5s) la cinquantina di articoli del progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale, a cui è abbinato un altro progetto di legge presentato dal Movimento 5 stelle (a firma Giulia Gibertoni e Raffaella Sensoli) che prevede la “Istituzione della Commissione regionale per la promozione della cultura della sicurezza, della legalità e per il contrasto a ogni forma di criminalità organizzata e attività corruttiva” .
Il testo uscito dalla commissione, con alcune modifiche proposte dal relatore di maggioranza Antonio Mumolo (Pd) e da alcuni esponenti dei gruppi di minoranza, approderà in Aula nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa, presumibilmente il prossimo 11 ottobre. 

Imprese, lavoro, trasporti e facchinaggio, agricoltura, ambiente. E ancora pubblica amministrazione, scuola, appalti, usura. A partire dalle disposizioni sul tema della legalità attualmente presenti in tre leggi regionali, approvate tra il 2010 e il 2014 su tre diversi settori, il Testo unico mira a dare organicità agli strumenti fin qui adottati dalla Regione per contrastare le infiltrazioni mafiose e la criminalità organizzata e stabilisce, inoltre, nuove modalità di prevenzione e di contrasto nei diversi ambiti nei quali possono manifestarsi i rischi di illegalità e corruzione.  Fra le novità: la presentazione, ogni anno, di un Piano integrato delle azioni regionali per la promozione della cultura della legalità predisposto dalla Giunta tenendo conto delle indicazioni della Consulta per la legalità e la cittadinanza responsabile: piano che dovrà contenere l’indicazione delle risorse finanziare a ciò dedicate.

Il progetto prevede tra l’altro misure per la lotta all’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico; l’assistenza alle vittime degli strozzini e del racket; un forte controllo sugli appalti; l’estensione dell’Elenco di merito (con iscrizione volontaria) a tutte le aziende e non solo a quelle del comparto edile; la tutela della sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione.

A seguito degli emendamenti approvati – ha precisato Mumolo – “in un clima di grande collaborazione” viene, tra l’altro, definito che l’assistenza e l’aiuto previsti per coloro che hanno subito reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata è rivolta alle vittime “innocenti”. 
Un’ulteriore modifica in tema di illeciti nel settore agroalimentare e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura – ha detto il relatore – tiene conto dei rapporti con le parti sociali e delle sollecitazioni pervenute in udienza conoscitiva. Mentre, in tema di partecipazione, è stata inserita la previsione di una “conferenza pubblica”, da indire almeno due volte nel corso di una legislatura per valorizzare l’apporto di cittadini e associazioni nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata.

Nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa l’esame del testo sarà presentato oltre che dal relatore di maggioranza, anche dal relatore di minoranza, Matteo Rancan della Lega Nord.

 

(Isabella Scandaletti)

Governo locale e legalità