Governo locale e legalità

LEGALITÀ. OK DELLA COMMISSIONE POLITICHE ECONOMICHE AL TESTO UNICO

La legge, in sede consultiva, ha avuto il parere positivo di Pd e Sel, astenuti Ln, M5s e Fdi-An

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, al Testo unico sulla legalità, di cui è relatore Antonio Mumolo, relatore di minoranza è Matteo Rancan. Hanno votato a favore del progetto di legge i gruppi Pd e Sel, astenuti i gruppi Ln, M5s e Fdi-An.

Il relatore Mumolo, ha ricordato come il disegno di legge “metta al centro delle politiche attive della Regione la prevenzione, la cultura della legalità e la cittadinanza responsabile, nella convinzione che alzare il tasso di legalità sia l’azione più potente per contrastare l’infiltrazione delle mafie”. Inoltre, il consigliere ha evidenziato i filoni d’intervento della proposta legislativa che maggiormente rientrano nelle competenza della commissione: la lotta all’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, e l’assistenza alle vittime degli strozzini e del racket; la tutela della sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione; il sostegno per il recupero di immobili confiscati per finalità sociali, il tutoraggio per le imprese sequestrate, l’introduzione di incentivi fiscali per le imprese che accettano di sottoporsi a controlli, e la nascita di un osservatorio sulla criminalità. Per finire, il Piano integrato delle azioni, che la Regione deve mettere a punto con cadenza annuale, e la clausola valutativa della legge.

Gianni Bessi (Pd) ha chiesto chiarimenti in merito alla novità, ritenuta importante, “degli incentivi alle imprese”. Mumolo ha sottolineato come la norma sia stata pensata per “le imprese del settore estrattivo, la cui disponibilità a sottoporsi a controlli e verifiche costituisce titolo per beneficiare di uno sgravio fiscale da parte della Regione”.

Per Tommaso Foti (Fdi-An), “la cadenza annuale rischia di limitare l’efficacia del Piano integrato degli interventi regionali, che, data la molteplicità degli ambiti e la complessità dell’azione, necessiterebbe di un arco temporale più ampio (ad esempio un triennio)”. Infine, il capogruppo ha richiamato l’attenzione sul settore agricolo, nel quale “talune forme striscianti di caporalato si prestano all’infiltrazione mafiosa”.

Matteo Rancan e Massimiliano Pompignoli (Ln) hanno chiesto un rinvio dell’esame finale del Testo unico da parte della commissione referente per “la messa a punto di emendamenti condivisi”. La richiesta è stata accolta dal relatore.

Secondo la presidente Serri, “l’attenzione a sostenere la gestione delle imprese sequestrate alle mafie nella fase transitoria al fine di tutelare l’occupazione, è uno degli aspetti più rilevanti del Testo unico”.

(Luca Govoni)

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