E’ stato presentato oggi in Assemblea, durante un’udienza conoscitiva indetta dalla commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità presieduta da Giuseppe Paruolo, il Testo unico sulla legalità, relatore Antonio Mumolo.
Tra le novità del progetto di legge, il contrasto ai fenomeni di più recente infiltrazione mafiosa in settori come il commercio, il gioco e l’agroalimentare e l’assistenza alle vittime degli strozzini e del racket, il tutoraggio per le imprese sequestrate e la nascita di un osservatorio sulla criminalità.
Più nel dettaglio, il Testo unico propone un maggiore controllo sugli appalti grazie al rating della legalità e all’elenco di merito a tutte le aziende e non solo a quelle del comparto edile; azioni di prevenzione e contrasto della corruzione, con la riduzione delle stazioni appaltanti e il sostegno per il recupero di immobili confiscati per finalità sociali. Al documento è stato anche abbinato il progetto di legge del gruppo M5s riguardo l’istituzione della commissione regionale per la promozione della cultura, della sicurezza e della legalità.
Il Testo unico ha ricevuto l’approvazione dell’associazione Libera Emilia-Romagna che ha sottolineato la necessità che vengano sempre garantiti i contributi alle associazioni che si impegnano promozione della cultura della legalità.
Durante l’udienza non sono però mancati gli scontri tra i sindacati (Cgil e Cisl) e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali (Tavolo regionale dell’imprenditoria, Confindustria e Confagricoltura): i primi hanno richiesto alcune modifiche riguardo la responsabilità sociale delle imprese e le azioni di contrasto agli illeciti nel settore agroalimentare.
In specifico, Cgil chiede che in materia di edilizia la limitazione della riparametrazione prevista per il settore pubblico venga estesa anche al settore privato; e che in materia di agricoltura vengano inserite norme più stringenti contro il caporalato e lo sfruttamento della manodopera.
I rappresentanti delle imprese si dichiarano pronti a promuovere incontri di settore per approfondire il tema delle Liste di merito. Ma sulle modifiche richieste dai sindacati non ci stanno, giudicandole “un gioco al rialzo dell’ultimo minuto che rischia di compromettere tutto il lavoro compiuto per redigere un testo equilibrato e condiviso”.