Cinque articoli per un progetto di legge che vuole sostenere i carnevali storici regionali, per valorizzarli adeguatamente e in maniera continuativa.
E’ l’obiettivo del pdl proposto dalla giunta e discusso in commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti. Il testo è stato illustrato da ….
“I carnevali, quali espressione di identità territoriale delle comunità residenti, contribuiscono – si legge nel progetto – a tenere vive le tradizioni storiche regionali in un contesto di valorizzazione della cultura popolare e ambiscono a coinvolgere diverse realtà cittadine, che partecipano attivamente all’organizzazione e alla realizzazione dell’evento. Inoltre, i carnevali rappresentano un momento di aggregazione sociale ormai consolidato e funzionale ad incrementare l’attrattività turistica dei territori di riferimento”.
La Regione, per l’organizzazione, concede contributi a pubblico e privato. Per il 2022 ci saranno risorse straordinarie, per i carnevali più importanti, perché la prima metà dell’anno ha visto restrizioni dovute all’emergenza pandemica. Il contributo, pari al 20% delle spese, “è riconosciuto solamente per gli eventi con un costo complessivo non inferiore ad euro 100.000 e comunque l’importo massimo del contributo non può in ogni caso superare euro 100.000”.
La copertura finanziaria sarà di 250mila euro per il 2022 e di 200mila per il 2023 e 2024. La legge prevede anche una clausola valutativa “in base alla quale l’Assemblea legislativa esercita il controllo sull’attuazione della legge e ne valuta i risultati ottenuti”. Ogni tre anni, i risultati e i dati saranno forniti alla commissione.
La norma vuole sostenere anche “l’importante circuito culturale e commerciale” generato da queste manifestazioni in cui sono coinvolte molte associazioni ed organizzazioni. I carnevali, in genere, attirano molto pubblico “a beneficio delle strutture ricettive e degli esercizi commerciali del territorio”.
La Regione intende “consolidare i rapporti con gli enti locali ed incentivare l’attività degli enti del terzo settore, sostenendo l’associazionismo”.
(Gianfranco Salvatori)