Rilanciare lo scalo merci Villa Selva, importante terminal ferroviario tra i comuni di Forlì e Forlimpopoli. Lo chiede un’interrogazione del Partito democratico (prima firma Massimo Bulbi e sottoscritta anche da Matteo Daffadà, Lia Montalti, Luca Sabattini e Marco Fabbri), che domanda alla Giunta regionale quali siano gli esiti delle attività di confronto portate avanti dall’assessorato con Rfi (Rete ferroviaria italiana) e gli impegni che ne sono scaturiti.
Lo scalo Villa Selva, posto lungo il Corridoio Adriatico della linea Bologna-Ancona e collegato al Terminal di Incoronata (Puglia) è diventato l’hub romagnolo che con un treno shuttle rilancia in Europa merci e prodotti provenienti dalla Sicilia e dal Sud della penisola. “Questo scalo è candidato ad entrare nella futura zona logistica semplificata (Zls) dell’Emilia-Romagna attraverso il potenziamento delle infrastrutture- spiegano i consiglieri dem- in particolare con l’aggiunta di binari di appoggio e carico/scarico, l’ampliamento della pavimentazione per permettere le manovre con gru gommate e l’elettrificazione delle aste di manovra. Opere che renderanno lo scalo un punto nodale della logistica non solo per la Romagna”.
Sollecitando i lavori di potenziamento, i consiglieri del Partito democratico sottolineano come questo sia un terminal in grado, una volta a regime, di attrarre nuovi investimenti e di offrire servizi innovativi per il movimento delle merci a livello nazionale e internazionale. “C’è l’urgenza di completare i lavori, che da diversi anni sarebbero dovuti terminare, per consentire la piena produttività e ricettività degli spazi funzionali a tutti i servizi e all’attività del terminal, perché al momento i traffici sono fortemente limitati rispetto alle potenzialità esistenti”.
(Giulia Paltrinieri)