L’utilizzo dei beni confiscati alle mafie per finalità sociali e istituzionali è oggetto di una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa da Giulia Gibertoni, prima firmataria, e Gian Luca Sassi (M5s).
Dall’edizione 2014-2015 del Dossier Mosaico di mafie e antimafia realizzato dalla Fondazione Libera, riportano i consiglieri, “emerge che l’Emilia-Romagna è la prima regione dell’Italia del nord per sequestri fatti a boss mafiosi”. I 448 beni sequestrati, dall’agosto 2013 al luglio 2014, “rappresentano il 41% del valore totale riferito all’Italia settentrionale”, mentre in rapporto all’intero Paese “la nostra regione si posiziona al sesto posto”.
“Chiediamo pertanto alla Giunta”, affermano Gibertoni e Sassi, “di adottare gli strumenti amministrativi e finanziari affinché, nel corso del 2015, sia dato adeguato sostegno ad associazioni ed enti regionali impegnati nel recupero e nell’utilizzo, a fini sociali e istituzionali, dei beni confiscati alla criminalità organizzata di stampo mafioso”. Infine, “chiediamo alla Regione di collaborare con tutte le istituzioni preposte per evitare il deterioramento dei beni nell’intervallo di tempo tra il sequestro e la confisca, rendendo più semplice il percorso per l’assegnazione”.
(lg)