Sollecitare il governo a mettere in campo strumenti e incentivi per il mondo agricolo dell’Emilia-Romagna, pesantemente colpito dal maltempo lo scorso 13 maggio. È la richiesta che arriva all’esecutivo regionale con un’interrogazione firmata dal Partito democratico a cui si affianca anche l’invito ad avviare direttamente azioni per sostenere il settore agricolo.
“L’Emilia-Romagna è stata la Regione più colpita dall’ondata di maltempo del 13 maggio scorso- scrivono i dem nell’atto-. Le situazioni più critiche si sono registrate nel Modenese, con ponti chiusi e case sgomberate per la piena del Secchia; nel Cesenate, con l’esondazione del Savio; nel Forlivese, dove ha ceduto un argine del fiume Montone a Villafranca, determinando l’allagamento della frazione con 600 case sott’acqua; nel territorio della provincia di Ravenna, dove si sono registrati livelli di piena record, con il rischio di esondazioni che, per fortuna, non si sono verificate; tutto questo riporta l’attenzione sull’assoluta necessità di realizzare e completare opere di contrasto e prevenzione al dissesto idrogeologico. In alcuni territori montani ci sono state frane e smottamenti e in molti di questi comuni le scuole, il giorno seguente, sono state chiuse. Ma le conseguenze più pesanti si sono registrate sulle colture, con danni ingenti e disastrosi sull’agricoltura, che riguardano tutte le coltivazioni”.
I democratici ricordano anche la richiesta di stato d’emergenza del presidente della Regione a fronte dei danni ingenti. E proprio sui danni i consiglieri domandando se ci sia una stima per quanto riguarda il comparto agricolo.
(Andrea Perini)