Ambiente e territorio

MALTEMPO. ROMAGNA SOTT’ACQUA, BIGNAMI (FI): NON SOLO LE PIOGGE, MA SOPRATTUTTO UN INSUFFICIENTE SISTEMA DI GESTIONE DEL TERRITORIO

MALTEMPO. ROMAGNA SOTT’ACQUA, BIGNAMI (FI): NON SOLO LE PIOGGE, MA SOPRATTUTTO UN INSUFFICIENTE SISTEMA DI GESTIONE DEL TERRITORIO

Gli allagamenti registrati in Romagna in seguito alle precipitazioni e alle mareggiate causate dalla “significativa, ma largamente prevista, perturbazione meteorologica” che nei giorni scorsi ha colpito la regione, sono al centro di una interrogazione alla Giunta di Galeazzo Bignami (Fi).

Questa “gravissima situazione”, a parere del consigliere, più che dal maltempo sarebbe stata causata dalla “gestione del sistema di raccolte e scarico delle acque presidiate dalle autorità di Bacino e dai Consorzi di bonifica”, che attualmente presenterebbero “criticità tali da non poter garantire la sicurezza del territorio”.

Le precipitazioni che hanno colpito l’entroterra sarebbero state aggravate – scrive Bignami – “da un insufficiente sistema di dispersione a mare delle acque accumulate, con una saturazione dei canali che ha sfogato sul territorio le acque non recepite”.

Sarebbe poi da attribuire a una “pluralità di fattori (l’eccessiva impermeabilizzazione del territorio, l’antropizzazione non accompagnata da un adeguato sistema di tutela idrogeologica, ecc.)” – spiega inoltre il consigliere – la responsabilità principale di questa situazione e non all’eccezionalità delle precipitazioni o delle mareggiate.

Di qui la considerazione che quanto accaduto nella zona costiera rischia di compromettere gravemente – aggiunge –  la stagione turistica, anche in considerazione del fatto che l’erosione delle spiagge non appare rimediabile con azioni di ripascimento ordinarie.

Bignami punta poi il dito contro “l’inadeguatezza delle politiche regionali” attuate fino a oggi e contro “l’insufficienza dei presidi teoricamente garantiti dalle autorità tecniche di Bacino e dai Consorzi di bonifica”, di cui si dovrà “ripensare l’organizzazione” e rivedere “l’impiantistica di tutto il sistema di tutela idrogeologico (scoli a mare che, non scaricando in mare, hanno largamente favorito le esondazioni e gli allagamenti; incapacità dei canali esistenti di ricevere le acque precipitate; insufficienza delle strutture rispetto all’incremento del carico urbanistico, ecc.)”.

Serve quindi una “immediata risposta” all’imprenditoria turistica, “per non rischiare di perdere anche solo un giorno di stagione”.

Segue una serie di quesiti rivolti alla Giunta regionale: a quanto ammontino i danni subiti, quali iniziative siano state attivate per ristabilire la piena funzionalità dei territori prima dell’avvio della stagione turistica, quali risorse saranno stanziate, chi le erogherà e con quali tempistiche.

Bignami chiede infine quali azioni saranno attivate dopo il superamento della “fase acuta” e per evitare che questa situazione possa riproporsi. (AC)

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