Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete Civica): uniformare la disciplina per la raccolta dei funghi spontanei

“Adottare un tesserino unico regionale, per semplificare, come avviene in pianura, e garantire maggiore equità e parità di condizioni ai cittadini emiliano-romagnoli”

Rendere uniforme, in tutta la regione, la raccolta di funghi epigei. Lo chiede il consigliere Marco Mastacchi (Rete Civica) in un’interrogazione in cui si rivolge alla giunta per sapere come “intenda affrontare la problematica della grande disomogeneità della pratica di raccolta dei funghi epigei spontanei nel territorio regionale, con conseguenti trattamenti differenti e differenze economiche anche sostanziali tra i diversi enti di competenza territoriale”. Il capogruppo di Rete Civica, inoltre, chiede alla Regione “se intenda avviare un tavolo istituzionale di confronto con i diversi enti delegati dalla Legge (Unioni, Provincie, Città metropolitana ed Enti parco) al fine di raggiungere una soluzione condivisa alla problematica in questione”. Infine, il consigliere chiede di “valutare una modifica normativa alla L.R. 2 aprile 1996, n. 6 – “Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei nel territorio regionale” al fine di rivedere la disciplina dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia”.

Mastacchi ricorda che “per poter raccogliere i funghi epigei in Emilia-Romagna è infatti necessario acquistare un tesserino che può avere validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale e questo tesserino è utilizzabile nel solo territorio per il quale è competente l’Ente delegato che lo rilascia; nei soli territori dei Comuni di pianura che abbiano riconsegnato la delega in materia alla Regione, è possibile raccogliere funghi ottenendo l’autorizzazione tramite un versamento di 10 euro, con un bollettino intestato a Regione Emilia-Romagna Autorizzazione Raccolta funghi S.TE”. Secondo il capogruppo sarebbe utile prevedere un solo tesserino regionale, oppure quelli provinciali, per semplificare la disciplina e “garantire maggiore equità e parità di condizioni ai cittadini emiliano-romagnoli, come già avviene nei comuni di pianura”.

(Gianfranco Salvatori)

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