“Quali azioni intende intraprendere la Regione per approfondire e valorizzare la storia del Novecento in relazione alle vicende che sono inequivocabilmente emerse dai dossier della Cia risalenti all’immediato dopoguerra, nei quali ci sarebbero dettagliate descrizioni e documenti relativi all’organizzazione paramilitare in Emilia-Romagna ed alle scuole politiche di cui si era dotato il Pci di allora, città per città, finalizzate alla conquista del potere, con o senza il ricorso alla violenza?”
E’ quanto chiede in una interrogazione Galeazzo Bignami (Fi) con riferimento alla recente legge sulla Memoria del Novecento (3/2016) in base alla quale– ricorda- agli istituti storici presenti in Emilia-Romagna, associati o collegati alla rete coordinata dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Insmli), sono stati concessi, per il 2016, contributi regionali per l’ammontare di euro 542.300, di cui 200.000 euro all’Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento “Parri”.
Bignami chiede quindi alla Giunta se ritenga opportuno dare attuazione alla legge regionale n. 3 del 2016 finanziando istituti “fondati per iniziativa di protagonisti dell’antifascismo e della resistenza o con finalità assimilabili” e quali iniziative saranno promosse ed organizzate dagli istituti storici presenti sul territorio regionale per approfondire e valorizzare la documentazione emersa dai dossier dossier della Cia, risalenti al dopoguerra, sul Partito Comunista italiano filosovietico, sulle scuole di guerriglia militare, piani di insurrezione armata”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)