Memoria. “Casaglia 2018”: docufilm sulla storia del Cimitero di Casaglia, a Monte Sole

La signora Cornelia Paselli che racconta la sua esperienza di sopravvissuta all’eccidio di Monte Sole; don Giuseppe Dossetti che confuta le folli teorie hitleriane su razza e guerra. La storia del cimitero di Casaglia diventa eterna in un docufilm. Si chiama “Casaglia 2018“, 15 minuti realizzati dall’Ente Parchi Emilia-Orientale in occasione della cerimonia per il restauro del campo santo prevista per sabato prossimo, 2 febbraio 2019, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera, dell’ambasciatore di Germania in Italia Vicktor Elbling, del sindaco di Marzabotto Romano Franchi e del presidente dell’Ente Parchi Sandro Ceccoli.

Un quarto d’ora di grande suggestione, che inizia con le parole di don Dossetti e della sopravvissuta Cornelia Paselli: parole ferme, che si completano a vicenda, e suonano come un monito a non dimenticare per non rivivere l’orrore della violenza e della negazione della dignità umana. L’occhio del regista vola poi sui luoghi di Casaglia, il verde delle colline e la serenità del cielo, ai quali è affidato per l’eternità l’insegnamento che viene dal ‘no’ alla barbarie umana. Nel finale un cippo, un monumento pieno di significato pur nella sua semplicità: quello che ricorda il sacrificio dei partigiani della Brigata Stella Rossa. A far da colonna sonora “Della fine del mondo”, composta nel 1940 dal musicista Olivier Messiaen durante l’internamento nel campo nazista di Gorlitz, al confine tra Polonia e Germania.

“Abbiamo voluto realizzare questo video perché dalla condanna degli orrori del passato nasca un’idea positiva di futuro; vogliamo riaffermare valori universali di dignità della persona”, spiega Sandro Ceccoli.

“Casaglia 2018” verrà proiettato sabato prossimo in occasione dell’incontro che si terrà a Marzabotto a partire dalle ore 10 nei locali della Casa della Cultura e della Memoria, in via Aldo Moro 2.