“Quella delle foibe è stata una tragedia che ha colpito l’intero continente europeo. Per troppo tempo derubricata a solo effetto collaterale della Seconda Guerra Mondiale, è stata, invece, una delle pagine più torbide della storia italiana. Furono migliaia, infatti, gli italiani dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia che al termine del secondo conflitto mondiale subirono indicibili violenze da parte delle truppe di Tito e trovarono una morte atroce nelle foibe del Carso. Famiglie intere lasciarono le loro case, conoscendo il dramma dello sradicamento e dell’esilio. Alcune decine di migliaia furono i nostri connazionali morti e oltre 350 mila gli esuli”. Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, interviene così in occasione del Giorno del Ricordo.
Nell’ultimo quinquennio l’Assemblea legislativa ha sostenuto le attività di ricerca e di formazione delle scuole sul tema delle “Vittime delle foibe”: grazie al sostegno logistico ed economico dell’Assemblea legislativa, infatti, quasi 2 mila studenti emiliano-romagnoli hanno potuto visitare i luoghi simbolo della tragedia delle foibe.
“Si tratta di un lavoro che fa onore alla nostra Regione ed è ferma intenzione dell’Assemblea legislativa, appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, riprendere queste attività sia nelle scuole sia direttamente nei luoghi fisici di questi eccidi”, spiega la presidente Petitti.
Il 10 febbraio, in rappresentanza dell’Assemblea legislativa regionale, a Carpi, in provincia di Modena, alle ore 15, la consigliera Francesca Maletti presenzia alla deposizione di una corona al monumento nel Parco Martiri delle foibe insieme con il sindaco della città, Alberto Bellelli, e il presidente del Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Giampaolo Pani. Sempre in rappresentanza del parlamento regionale, a partire dalle ore 16.30 la consigliera Francesca Marchetti partecipa al Consiglio comunale di Imola, in provincia di Bologna, che dedica la prima parte della seduta al Giorno del Ricordo con l’intervento di uno storico della Fondazione Fossoli e di alcuni studenti delle scuole imolesi (per seguire la commemorazione: https://imola.civicam.it ).