Il Comune di Marzabotto e il comitato per le Celebrazioni siano coinvolti nell’attuazione della proposta formulata dal presidente del Parlamento europeo affinché nella cittadina bolognese si svolga un momento di incontro fra delegazioni dei partiti del Parlamento europeo sui temi della Memoria. È l’impegno chiesto a Giunta e Assemblea legislativa da Pd, Si e Silvia Prodi (Misto) tramite una risoluzione, di cui è primo firmatario Enrico Campedelli (Pd), approvata oggi dall’Aula. Nell’atto d’indirizzo, inoltre, in vista del 75° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, si chiede a Parlamento e governo regionali “di proseguire e incentivare le iniziative sui temi della Memoria del Novecento, continuando a fornire un sostegno effettivo ai progetti volti a promuovere la Memoria e la commemorazione storica”.
Respinta, invece, una risoluzione di Andrea Galli (Fi), a cui la risoluzione della maggioranza era stata abbinata, nella quale il proponente chiedeva all’esecutivo regionale “di elogiare l’equiparazione tra nazismo e comunismo sancita dal Parlamento europeo”, che il forzista definisce “un atto di giustizia storica capace di superare gli steccati ideologici e mettere paletti chiari e di condanna verso ogni forma di totalitarismo, indipendentemente dall’ideologia sottostante”. Il capogruppo di Fi, inoltre, invitava la Giunta a dare diffusione dell’atto approvato dal Parlamento europeo in tutte le scuole dell’Emilia-Romagna.
I regimi nazisti e comunisti – ricorda Galli illustrando il suo atto d’indirizzo – hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia. Dunque, vanno condannati con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l’umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari. In chiusura d’intervento, l’esponente azzurro punta il dito contro la maggioranza di centro-sinistra che si appresta a respingere la sua risoluzione: “la sinistra, in Emilia-Romagna come in Italia, è incapace di fare i conti con il proprio passato e di abbattere i pregiudizi e le difese ideologiche che le impediscono di condannare il comunismo e non solo lo stalinismo”.
Pronta la replica di Enrico Campedelli (Pd), che critica Galli “per aver omesso di menzionare e condannare il fascismo, il regime totalitario che gli italiani hanno toccato con mano, presentando un atto d’indirizzo strumentale e semplicistico”. Nella nostra risoluzione, al contrario, – sottolinea il dem – “condanniamo senza riserve e omissioni tutti i totalitarismi”.
La risoluzione di Pd, Si e Prodi (Misto) è stata sottoscritta anche da Katia Tarasconi, Stefano Caliandro, Giuseppe Boschini, Nadia Rossi, Luciana Serri, Roberto Poli, Valentina Ravaioli, Paolo Zoffoli (Pd), Yuri Torri e Igor Taruffi (Si)
(Luca Govoni)