Conferma e rafforzamento dei legami e della collaborazione tra l’Assemblea legislativa regionale e i famigliari dei desaparecidos cileni e di quanti dal Cile dovettero fuggire dalla dittatura di Pinochet e trovarono asilo e aiuto in Italia. Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa, ha incontrato una delegazione di esuli cileni e di famigliari delle vittime del regime che insanguinò il Paese latinoamericano tra gli anni 70 e 80 del Novecento. Leonardo Barcelò, che dal Cile fuggì per arrivare a Bologna, Margherita Maino, figlia di Juan Bosco Maino, rappresentante del Partito democristiano di sinistra Mapu, forza politica che sosteneva il governo democratico e di sinistra di Salvador Allende e che fu assassinato dai militari per il suo aiuto ai poveri, e Maria Paz Venturelli, figlia di Omer Venturelli, anche lui vittima del regime.
Presenti all’incontro anche il vicepresidente dell’Assemblea, Fabio Rainieri, e i consiglieri Luciana Serri e Luca Sabattini.
“Crediamo che si debba sempre tenere viva la memoria di quanto è accaduto, perché non accada più, e questo è un compito che l’Assemblea legislativa persegue soprattutto nel rapporto con le scuole”, spiega Saliera, che ricorda come “l’obiettivo è rafforzare una cultura democratica nei nostri ragazzi”. All’incontro ha partecipato anche l’avvocato Andrea Speranzoni, che rappresenta i parenti degli oltre 30 cittadini cileni, argentini e uruguaiani che avevano anche la cittadinanza italiana e che furono assassinati dalle dittature dei rispettivi Paesi in quegli anni.
(Nell’immagine allegata, la delegazione di familiari con la presidente Saliera, al centro, e i consiglieri Luciana Serri, a sinistra, e Luca Sabattini, a destra)