“In seguito alle proteste dei cittadini di Gorino e della limitrofa Goro (Ferrara), si è provveduto a sistemare i profughi destinati ad occupare l’Ostello bar Amore-Natura in altre strutture dislocate nella città di Ferrara e provincia e, quindi, di fatto si è solo spostato il problema”. Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere se consideri legittima l’indignazione della popolazione locale di fronte ad un provvedimento così “perentorio e autoritario” assunto dalla Prefettura di Ferrara che, seppure nell’esercizio di funzioni legittime, non ha ritenuto doveroso interpellare quantomeno il sindaco di Goro.
Il consigliere chiede anche di sapere se “la Regione ritiene opportuno che tutte le decisioni relative ai provvedimenti sulle modalità di accoglienza profughi e sull’individuazione e gestione delle strutture siano concertate non solo con le Amministrazioni comunali di riferimento ma anche con i cittadini, affinché possano avere voce in capitolo su questioni così estremamente rilevanti”.
Bignami, inoltre, sottolinea che quanto successo a Gorino sia rappresentativo “delle enormi problematiche legate al tema dell’accoglienza, non ancora risolte e troppo spesso sottovalutate e opportunisticamente minimizzate da parte della sinistra italiana, spesso causa di grandissime tensioni sociali, destinate a manifestarsi in tante altre realtà italiane con situazioni analoghe a quella creatasi in provincia di Ferrara”.
Il consigliere chiede quindi quali iniziative intenda intraprendere la Regione affinché vengano date ai cittadini risposte concrete e rassicurazioni in merito al tema dell’accoglienza e gestione profughi, “alla luce degli ultimi episodi accaduti, che manifestano quanto sia ormai in pericolo la tenuta sociale”.
(Cesare Cicognani)