Cambiare le modalità di rimborso, fin qui adottato dallo Stato nei confronti di realtà private impegnate nell’accoglienza di richiedenti asilo, abbandonando il sistema di calcolo forfettario legato al numero dei migranti e alla durata della permanenza nelle strutture. Sistema finora previsto nelle convenzioni tra le Prefetture e le realtà attive nel settore.
È quanto propone il progetto di legge alle Camere presentato dai consiglieri del gruppo della Lega nord (primo firmatario Matteo Rancan) che, inserendo una modifica alla norma vigente, introduce anche per gli operatori privati impegnati nell’accoglienza – così come per gli enti locali – l’obbligo di fornire una rendicontazione puntuale delle spese effettivamente sostenute sulla base delle quali sarà poi disposto il rimborso da parte dello Stato.
La presente proposta di legge – chiarisce la relazione al testo – mira a colmare un vuoto normativo relativo alla rendicontazione delle risorse pubbliche disposte in favore dei gestori privati delle strutture aggiudicatarie delle gare per il servizio di accoglienza dei richiedenti asilo, indette dalle Prefetture. questo perchè la legge attuale “non presenta alcuna specifica in merito all’obbligo di rendicontazione dei fondi pubblici ottenuti per l’assistenza dei richiedenti d’asilo”. Al contrario di quanto invece prescritto per gli enti locali che sono sottoposti a precisi obblighi di rendicontazione.
“Il problema dei flussi migratori – affermano Rancan e colleghi – ha oggi assunto dimensioni preoccupanti, ponendo in discussione l’intero costrutto normativo e gestionale relativo alle politiche migratorie europee e nazionali. Si sono evidenziati, inoltre, numerosi scandali relativi alla gestione dei richiedenti asilo, che hanno posto in evidenza i gravi difetti di una pratica gestionale ed economica basata unicamente su rimborsi forfettari”.
Di qui la proposta, in due articoli. Il testo, dal titolo “Modifica del D.L. 30/10/1995, n.451 ‘Disposizioni urgenti per l’ulteriore impiego del personale delle Forze Armate in attività di controllo della frontiera marittima nella Regione Puglia” (convertito in legge con l’art. 1 comma 1, L.29 dicembre 1995, n.5.), oltre a quella di Rancan porta le firme di Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.
Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Isabella Scandaletti)