Sanità e welfare

Migranti Bologna. Marchetti (Ln): “quali le spese sanitarie sostenute in centro emergenza sbarchi?”

Il consigliere chiede alla Regione di fornire i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’hub bolognese e se sono ripartite su tutte le Ausl o solo su quella di Bologna

La Regione ha reso noti i costi sostenuti dalle aziende Ausl, nel periodo febbraio 2014/giugno 2015, per l’assistenza sanitaria ai migranti nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”. Lo riporta Daniele Marchetti (Ln) in un’interrogazione presentata in Regione, nella quale, considerato che, secondo quanto comunicato dalla Giunta in risposta a un suo precedente atto ispettivo, a tutti i migranti che accedono all’hub (centro di emergenza sbarchi) di Bologna viene effettuata anamnesi e visita medica, chiede all’esecutivo regionale di fornire i dati aggiornati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’hub.

Stando alla comunicazione della Regione – aggiunge il consigliere – tutti i migranti, nel periodo preso in esame, venivano sottoposti a screening della tubercolosi, attraverso radiografia al torace, a esami del sangue, a eventuale esame parassitologico delle feci, alle donne veniva consigliato test di gravidanza e a tutti veniva offerto trattamento anti scabbia e anti pidocchi.

Dato che il flusso e la gestione dei migranti – conclude Marchetti – possono pesare sulle amministrazioni pubbliche, soprattutto per quanto riguarda le spese sanitarie, domanda alla Giunta regionale “su quali istituzioni gravino queste spese e se, per quanto riguarda l’hub di Bologna, la spesa sanitaria venga ripartita su tutte le Ausl del territorio o sia a carico solo dell’Ausl di Bologna”.

(Luca Govoni)

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