La decisione di assegnare 150 profughi a Tabiano, frazione di Salsomaggiore Terme, con una popolazione di 500 persone, “non mi vede per nulla concorde”. Così l’assessore Elisabetta Gualmini al consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) che, in una interrogazione a risposta immediata in aula, ha sollevato il caso della frazione del parmense. Foti ha messo in evidenza “la disparità di trattamento tra i Comuni della Regione che, a seconda del numero dei profughi che negli stessi risulta ospitato, devono fare fronte non solo ai gravi problemi derivanti dalla coesistenza di questi ultimi con la popolazione locale, ma anche ai costi aggiuntivi che drammaticamente pesano sugli equilibri finanziari dei Comuni”.
“Come lei ben sa- ha detto Gualmini rivolgendosi a Foti- sono le prefetture a detenere le competenze formali in materia di accoglienza e non gli enti locali e la Regione. Questo crea una serie di difficoltà non sempre immediatamente risolvibili. Va comunque rivisto, più in generale, il criterio di equa ripartizione all’interno della Regione Emilia Romagna”.
Per Foti “occorre intervenire sul Governo al fine di favorire il regolare pagamento degli importi dovuti ai titolari delle strutture che ospitano i richiedenti asilo”
“Le Regioni, per il tramite della Conferenza- ha aggiunto Gualmini- hanno chiesto al Presidente Renzi che venga ‘imposto’ per legge un numero di migranti obbligatorio in ogni territorio. Ad esempio 2,5 migranti ogni mille abitanti, mentre nelle città Metropolitane la quota scende a 1,5 per mille e per i Comuni fino a 2.000 abitanti la cifra è di 5 richiedenti asilo. La situazione sta andando in questa direzione: Il Ministro Alfano- rileva ancora l’assessore- ha emanato l’11 ottobre scorso una Direttiva alle Prefetture per allertarli sul nuovo progetto di distribuzione dei migranti con le nuove regole. La linea del Viminale è di collocarne il minor numero possibile nel maggior numero possibile di Comuni”.
Infine, per quanto riguarda la questione urgente sul pagamento dei gestori dei centri di accoglienza, “problema da noi più volte segnalato al governo- ha spiegato ancora Gualmini- ricordo che servono subito 650 milioni per una spesa complessiva annuale di circa 1,2 miliardi. Il Prefetto centrale Morcone ha annunciato che le risorse sono state individuate. Dovrebbero essere previste nel disegno di legge di bilancio 2017: alcune fonti di stampa parlano di un Decreto legge sui migranti che verrà approvato in tempi strettissimi per coprire questa ‘emergenza economica’”.
Per Foti “manca una reale risposta dei Prefetti a questo problema. Gli stessi non ascoltano neppure i sindaci interessati al problema, e il governo ritarda i pagamenti di quanto pattuito ai titolari delle strutture”. Il consigliere, infine, sottolinea che “le linee guida sul diritto alla residenza dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale stanno suscitando particolare allarme tra i sindaci”. Per Foti, infine, “la residenza anagrafica risulta troppa allargata”.
(Cesare Cicognani)