“L’arrivo di 220 profughi in nove comuni dell’area corrispondente al ‘cratere’ del sisma del 2012”, preannunciato dal Prefetto di Modena ai sindaci di queste località, è al centro di un’interrogazione di Galeazzo Bignami e Enrico Aimi (Fi), che chiedono alla Giunta regionale se questa notizia corrisponda al vero.
“A cinque anni dagli eventi sismici – commentano i consiglieri – sono centinaia gli abitanti tuttora senza casa, con la costruzione degli edifici privati ancora in fase di completamento, con gran parte degli edifici pubblici nelle condizioni del 2012 e molte piccole aziende costrette alla cessazione dell’attività per i gravi danni strutturali causati dal sisma”.
“La macchina dei servizi sociali, inoltre, sarebbe ancora impegnata nell’assistenza dei terremotati, – aggiungono – con centinaia di famiglie in stato di necessità, avendo perso abitazione e lavoro, costrette a ricorrere al welfare regionale e locale”.
Bignami e Aimi sostengono inoltre che “i Comuni colpiti dal sisma non sarebbero nelle condizioni strutturali e organizzative di accogliere gruppi di profughi” e che “le risorse previste per l’assistenza quotidiana dei 220 profughi dovrebbero, al contrario, essere destinate ai terremotati ancora in difficoltà”, ai quali dovrebbe essere riservato un percorso prioritario da parte dei servizi sociali.
I consiglieri vogliono quindi conoscere a quanto ammontino le risorse destinate all’accoglienza dei 220 profughi nei nove comuni del ‘cratere’, se la Giunta non ritenga più opportuno che queste risorse siano destinate a chi versa tuttora in stato di bisogno a causa del sisma e se non si consideri necessario sollecitare le Prefetture a escludere dal programma di accoglienza quei comuni che vivono già in situazioni critiche per gli eventi sismici.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)