Governo locale e legalità

Migranti Parma. Rainieri (Ln): no a requisizione strutture pubbliche per l’accoglienza

Dopo la comunicazione ai Comuni da parte della prefettura sull’eventuale ricorso a misure di urgenza, in una interrogazione il consigliere chiede alla Giunta di attivarsi

“Il sistema di accoglienza ad ogni e qualunque costo in Emilia-Romagna come in Italia è insostenibile e, senza tanti giri di parole, vanno fermati gli sbarchi sul territorio italiano”.  È quanto, in sintesi, ribadisce Fabio Rainieri (Ln) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale dopo che – riferisce – la Prefettura di Parma avrebbe invitato i sindaci dei Comuni della provincia a individuare, “immediatamente e non oltre il 10 luglio prossimo”, strutture temporanee idonee a ospitare nel periodo estivo la quota di migranti fissata nel piano concordato con l’Anci e il Ministero (3,5 per mille), qualora sul loro territorio non siano ancora disponibili spazi di accoglienza o non sia stato raggiunto il tetto di persone accolte previsto dallo stesso Piano.

Nel caso i sindaci non provvedessero alle indicazioni – sottolinea Rainieri – “sarebbero adottate misure d’urgenza che non escluderebbero la requisizioni di beni immobili pubblici, non utilizzati nel periodo estivo ovvero inseriti nelle pianificazioni comunali di protezione civile come aree o strutture di accoglienza o ricovero”. Va però notato, secondo Rainieri, che “questo tipo di immobili da utilizzare per le emergenze di protezione civile sono molto spesso edifici pubblici di grande importanza sociale ed educativa, ad esempio scuole, palazzetti dello sport, palestre, che rischiano di essere danneggiati”

Rainieri vuole quindi sapere dalla Giunta regionale come valuti quella che definisce “l’intimazione quasi ricattatoria della Prefettura ai Sindaci” e vuole sapere anche se ritenga di intervenire perché sia garantito che strutture di fondamentale importanza sociale ed educativa, pur se non utilizzate nel periodo estivo, non siano destinate all’accoglienza dei migranti e possano mantenere inalterata la loro propria funzione.

(Isabella Scandaletti)

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